La leggenda di The Seven Deadly Sins è tornata a conquistare il pubblico con un sequel molto atteso: Four Knights of the Apocalypse. Un nuovo capitolo che espande il mondo creato da Nakaba Suzuki, proponendo una storia che si sviluppa 16 anni dopo gli eventi dell’Ultima Guerra Santa, tra i Peccati Capitali e i Dieci Comandamenti. Con un’ambientazione che si sposta dal Regno di Liones a quello di Camelot, Four Knights promette di immergere i fan in un’avventura ricca di colpi di scena, ma anche di confermare il legame con il passato, introducendo nuovi protagonisti e nuove minacce.
La trama ruota attorno a Percival, un giovane ragazzo di sedici anni che, dopo aver vissuto un’infanzia tranquilla in cima a un atollo con il suo nonno, un ex-Cavaliere Sacro, si trova improvvisamente al centro di una profezia che potrebbe segnare la fine del mondo. La Profezia dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse predice infatti che questi cavalieri distruggeranno la Terra, ma Percival, lontano dalla guerra e ancora ignorante delle complessità del mondo, non è pronto a accettare il suo destino. A spingerlo verso la Britannia è la morte di un suo amico, Ironside, che viene ucciso per fermare la profezia. Percival scopre così di essere uno dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse, ma a differenza di ciò che si potrebbe pensare, è un ragazzo eroico, sensibile e determinato, che non ha intenzione di abbracciare il lato oscuro della sua predestinazione. Al suo fianco, un gruppo di nuovi amici lo accompagna in una lotta tra il bene e il male che metterà a dura prova la sua visione del mondo.
Il passaggio da The Seven Deadly Sins a Four Knights of the Apocalypse è in effetti un’evoluzione naturale della trama. Mentre nel capitolo precedente ci trovavamo immersi nella lotta per il destino del regno di Liones, ora il racconto si sposta su Camelot e sull’introduzione di una nuova generazione di eroi. La scelta di Percival come protagonista è un colpo di genio da parte di Suzuki: un giovane inesperto ma coraggioso, che deve affrontare le proprie paure e crescere in fretta, tutto mentre scopre il mondo che lo circonda. In questo modo, Four Knights riesce a combinare l’azione tipica degli shonen con una componente emotiva e di crescita personale che ben si sposa con il tema della speranza e della lotta contro il destino.
Dal punto di vista visivo, la serie mantiene lo stesso stile che aveva reso famoso The Seven Deadly Sins. La direzione artistica è curata dallo studio Telecom Animation Film, con Maki Odaira alla regia e Shigeru Murakoshi alla sceneggiatura. L’animazione, purtroppo, non risulta completamente priva di difetti. Sebbene la trama e i personaggi siano coinvolgenti, la fluidità delle sequenze di combattimento risente ancora di un approccio un po’ troppo tradizionale, che non sempre riesce a trasmettere la stessa intensità che si potrebbe trovare nei manga. Tuttavia, è innegabile che il mondo di Britannia resti vibrante e pieno di fascino, con personaggi e ambientazioni che si fanno amare proprio per la loro ricchezza e complessità.
Nel suo approccio, Suzuki non dimentica mai i temi più profondi che hanno reso The Seven Deadly Sins un fenomeno globale: il conflitto tra il bene e il male, l’importanza della lealtà, della speranza e, soprattutto, la lotta interiore che ogni eroe deve affrontare per scoprire la propria strada. Con Four Knights of the Apocalypse, l’autore esplora anche temi di inclusione e convivenza tra diverse specie, un argomento che arricchisce ulteriormente la narrazione e la rende più attuale che mai.
Un altro aspetto che non passa inosservato è l’ottima colonna sonora, che accompagna la serie con le sigle d’apertura e di chiusura composte da artisti come Hiroyuki Sawano e Kohta Yamamoto. I brani UP TO ME! delle Little Glee Monster e Friends Are For delle Moonchild danno il ritmo giusto all’intensità della storia, anche se la seconda parte della stagione promette altrettanta energia con nuovi temi musicali.
Nel complesso, Four Knights of the Apocalypse si presenta come un sequel degno di nota, che riesce a rimanere fedele ai temi e allo stile di The Seven Deadly Sins, pur introducendo novità fresche e interessanti. È una storia di crescita, di sfide e di speranza, che sicuramente continuerà a entusiasmare i fan di vecchia data, ma anche a conquistare nuovi spettatori. Con una seconda stagione in arrivo e un panorama di personaggi e situazioni ancora da esplorare, Four Knights of the Apocalypse ha tutte le carte in regola per diventare un altro successo duraturo nel cuore dei fan degli anime.











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