“La Terza Crisi è arrivata”. Ma stavolta niente panico: non è l’ennesima breaking news da incubo. È piuttosto l’annuncio che noi nerd, geek, appassionati di fantascienza e amanti della grande narrazione stavamo aspettando con ansia. Fondazione, l’ambizioso adattamento televisivo ispirato alla monumentale opera di Isaac Asimov, tornerà su Apple TV+ con la sua terza stagione il prossimo 11 luglio 2025. E lo farà in grande stile, con un trailer mozzafiato che ha già scatenato una valanga di ipotesi, hype e palpiti — non solo per le rivelazioni narrative, ma anche per un certo Lee Pace che, diciamolo, ha mandato in tilt più di qualche timeline social.
Il sogno di Asimov (ri)vive sullo schermo
Per chi si fosse sintonizzato solo ora nella galassia di Foundation, stiamo parlando di una delle saghe più visionarie mai scritte, un pilastro della fantascienza letteraria novecentesca firmato dal geniale Isaac Asimov. Ambientata in un futuro remoto in cui un Impero Galattico governato da cloni si avvicina al tramonto, la storia ruota attorno alla figura di Hari Seldon e alla sua teoria della psicostoria, una scienza capace di prevedere il comportamento delle masse su scala galattica.Apple TV+ ha deciso di affrontare questa epopea spaziale con un approccio coraggioso, cinematografico e libero, affidandosi alla visione di David S. Goyer, già noto per i suoi lavori su Il Cavaliere Oscuro e Man of Steel. Fin dalla sua prima stagione, andata in onda nel settembre 2021, Fondazione ha diviso il pubblico: da un lato l’audacia visiva, i personaggi profondamente rielaborati e una narrazione che flirta con la filosofia; dall’altro le inevitabili licenze poetiche che, come spesso accade con i giganti della letteratura, hanno fatto storcere il naso ai puristi.Eppure, stagione dopo stagione, Fondazione ha saputo costruire un proprio spazio nel cuore della cultura pop contemporanea, diventando uno dei prodotti di punta del catalogo Apple e un esempio di come la fantascienza possa tornare ad essere grande, complessa, politica e profondamente umana.
Un salto temporale… e nel cuore del conflitto
La terza stagione ci catapulterà 152 anni dopo gli eventi della seconda, in un’epoca in cui la Fondazione ha esteso la sua influenza ben oltre le sue origini umili, mentre l’Impero Cleonico inizia a vacillare. Al centro della narrazione si profila una nuova minaccia, un personaggio leggendario nella mitologia asimoviana: Il Mulo. Oscuro, misterioso, potente sia nella mente che nel corpo, Il Mulo promette di cambiare le regole del gioco con le sue capacità di controllo mentale e ambizioni totalitarie.
La lotta non sarà solo fisica: sarà una guerra d’ingegno, di strategie, di ideali. Hari Seldon, Gaal Dornick, Demerzel e i Cleoni saranno pedine — o forse re — su una scacchiera intergalattica dove ogni mossa può significare la salvezza o l’annientamento dell’intero universo conosciuto.
Lee Pace, icona galattica
E sì, veniamo a lui. Perché quando Apple ha rilasciato il trailer e le prime immagini ufficiali, la rete è letteralmente esplosa. Merito (anche) di una scena in particolare: Lee Pace, alias Brother Day, in versione shirtless, con barba e capelli lunghi, che sfida le leggi del tempo, della gravità e dell’autocontrollo dei fan. Un’immagine diventata virale in pochi minuti, trasformandosi nell’ennesima dimostrazione del magnetismo di un attore che ha dato al suo clone imperiale una profondità, un carisma e una fisicità che resteranno impressi nella storia della fantascienza televisiva.
Ma Fondazione non è solo Pace. Il cast della terza stagione vedrà il ritorno di Jared Harris, Lou Llobell, Laura Birn, Cassian Bilton, Terrence Mann e Rowena King, a cui si aggiungono volti nuovi e promettenti come Cherry Jones, Brandon P. Bell, Cody Fern, Synnøve Karlsen, Tómas Lemarquis, Alexander Siddig, Pilou Asbæk e persino Troy Kotsur, premio Oscar nel 2022 per CODA. Una squadra stellare per affrontare una crisi cosmica.
Un viaggio tra spazio e destino
Ciò che rende Fondazione così affascinante, al di là delle scenografie spettacolari e dell’estetica da kolossal sci-fi, è il modo in cui affronta temi profondi e universali: il potere, la fede, la scienza, la memoria storica, l’identità. La serie gioca con il tempo, con la reincarnazione politica, con l’idea che le grandi civiltà non siano eterne ma cicliche, destinate a cadere e rinascere.
In un’epoca televisiva dominata da binge watching e ritmi frenetici, è interessante notare come Apple TV+ abbia scelto di distribuire un episodio a settimana, dal 11 luglio al 12 settembre 2025, proprio come si faceva “una volta”. Un ritorno alla ritualità dell’attesa, che ben si sposa con una narrazione dilatata e profonda.
Un appuntamento imperdibile per ogni appassionato
La terza stagione di Fondazione si preannuncia dunque come uno degli eventi fantascientifici dell’anno. E non solo per i fan di Asimov, ma per chiunque ami le storie epiche, le trame complesse e la possibilità di perdersi in un universo alternativo dove tutto è possibile — anche prevedere il futuro con una formula matematica.
Che voi siate veterani della saga cartacea, neofiti incuriositi dalla serialità di qualità, oppure semplici viaggiatori interstellari in cerca di emozioni forti, segnatevi la data: 11 luglio 2025. La galassia ha ancora molto da raccontare.
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