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Flavia “Aivalf.malefica27” Passarelli: talento esplosivo

Flavia Passarelli 23 anni, è una studentessa universitaria al corso di laurea in matematica. Talentuosa cosplayer, sin da quando era bambina ama lo sport (ping pong e pallavolo in particolare) e l’arte in tutte le sue forme, iniziando dalla danza e dalla pittura fino a scoprire il mondo del Teatro (di cui fa parte ormai da 10 anni) e del cosplay che pratica dal 2018. Campionessa di Dibattiti in varie città d’Italia dal 2015.

Il suo nick, Aivalf.malefica27, è un mix di idee: Flavia voleva un qualcosa di originale. Così un giorno pensò alla simmetria del suo nome (come se fosse proiettato allo specchio) e venne fuori Aivalf (era orecchiabile). Ama scrivere e parlare al contrario e ogni tanto per divertimento lo fa. Malefica è stato il primo personaggio interpretato a Teatro con il ruolo da protagonista (al secondo anno di studi) che le diede molte soddisfazioni e anche il primo cosplay che portò in fiera al Cosenza comics nel 2018. Spesso la gente si ricorda più Malefica che Flavia. È diventato spontaneamente il suo soprannome. 27 perché è nata il 27 maggio.

Flavia si è sempre divertita a interpretare personaggi o imitare sia nelle movenze che nel tono e nell’accento alcuni dei personaggi di cartoni/anime/serie tv/film. O in generale anche creare delle scenette comiche sulle tipologie di persone. La sua famiglia le racconta che quando aveva circa 2 anni si divertiva un mondo ad imitare Gabibbo, il personaggio comico ideato da Antonio Ricci che vedeva sempre su canale 5 a Striscia la Notizia. Ci racconta che quando andava con suo padre e sua madre alle cure termali, a Guarda, si divertiva a stare ferma immobile davanti all’ingresso e fingere di essere una statuina per mimetizzarsi e non farsi trovare. I suoi genitori stavano al gioco e si divertivano con poco. Adora da sempre scrivere copioni, poesie e temi, grazie ai quali vinse numerose targhe e medaglie. Adora leggere molto libri che riguardano: il teatro (com’è iniziato) e il ruolo dell’attore che ha nello studio del personaggio; fantascienza con viaggi nel tempo; psicologia e psicoanalisi; matematica e fisica. Soprattutto alle scuole medie si divertiva con alcune amiche a ideare delle scene. E con il fratello, la sorella, il cugino e la cugina a creare degli spettacoli con coreografie di balletti e scene teatrali da dedicare ai parenti per intrattenerli durante le feste (Natale e Pasqua). Disegnavano le mascherine e preparavano dei biglietti d’ingresso con sopra la copertina e la trama, come se fossero in un vero Teatro. Una vera e propria passione stava iniziando a coltivare, in maniera meticolosa, già in tenera età. Ha riscritto una favola moderna basata su Biancaneve e il suo Fashion Phone; Frozen; Ribelle e altro. Su consiglio di sua mamma e sua zia iniziò Teatro. Inizialmente voleva fare la regista (come Hobby). Poi già dalla prima prova di teatro i suoi maestri (che si basano molto sull’improvvisazione) videro in lei tanta sensibilità, capacità e passione nell’ immedesimarsi nei personaggi, con abbastanza facilità (nonostante fosse la prima volta). Così continuò ad andarci. Ciò le permise di arricchire il suo bagaglio culturale di molte esperienze incredibili e avere più autostima di se stessa. C’è voluto qualche anno per sapere dell’esistenza di questo mondo: il Cosplay.

La nostra talentuosa creativa decise di realizzare il suo primo cosplay e di portarlo in fiera mezz’ora prima di uscire per il Cosenza comics ad Aprile del 2018. Si era organizzata con un gruppo di amici ed erano tutti in cosplay e vestiti di nero. Così pensò a quale potesse improvvisare e si ricordò del saggio di Malefica fatto nel 2015. Era l’unico personaggio che si potesse riconoscere anche in fiera ed era nero, così decise di portarlo. Aveva ali, corna e vestito. Si chiamavano il Team in Black. Era andata al Comics solo una volta, ma in borghese (come dicono i cosplayers ) ovvero senza indossare cosplay. Da Flavia e basta. E fu un successone. Fu paparazzata e seguita da piccoli e grandi per scattare delle foto e molti si fermavano anche a parlare con lei. Si sentiva libera e nello stesso tempo apprezzata e gratificata per la sua passione.

Se invece si intende cosplay realizzato a mano, il primo outfit di Flavia fu Bloom delle Winx nel 2021. Era un sogno nel cassetto. Da piccola a Carnevale si ero vestita da lei. Dopo aver conosciuto il mondo cosplay decise di farlo (prima o poi) in maniera più professionale. Su internet ce n’era solo uno, ma sembrava appunto un vestito per carnevale e non era come l’originale. Se un Cosplay che trova su Internet non le piace allora cerca di crearlo da sola. In più, per il costo, non ne valeva proprio la pena. Acconciò la parrucca. Quindi la tagliò davanti per creare le tre ciocche e poi fono e lacca per fissarla e un ciuffetto in alto con un elastico piccolino. Cerchietto e ali le riutilizzò dal costume di quando ero piccola. Erano fatti molto bene ed intatti. Le scarpe le ordinò su Aliexpress e le arrivarono da Hong Kong dopo 1 mese. Gonna e top fatti su misura. Prese 2 stoffe. Una sul celeste di base e l’altra brillantinata da cucire sopra. Poi un ciondolo dorato che ha cucito al top e i polsini a strappo pure fatti a mano. Il tutto in circa 3 mesi. Per quanto riguarda il make-up se ne occupo sempre da sola.

Cura i personaggi che interpreta sempre nel minimo dettaglio anche se sono improvvisati. Spesso le capita di voler tentare cosplay improvvisati con ciò che ha in casa. Ha utilizzato questa tecnica soprattutto nel 2020 e 2021 essendo in lockdown (a causa della pandemia) e cercando di uscire il meno possibile. Anche perché i primi mesi eravamo tutti costretti. Stava male, perché stare più di tre giorni chiusa in casa l’ha sempre fatta impazzire. Non riesce a stare ferma sia mentalmente che fisicamente. È stata molto dura. Ma grazie alle funzioni di Tiktok riusciva a creare video che facessero divertire e riflettere il suo pubblico virtuale ed anche i suoi amici e parenti. Ha ricevuto molti ringraziamenti per aver aiutato anche persone e bimbi che non conosceva a superare questo periodo.

Quindi per lei anche quelli improvvisati valgono come Cosplay, perché la cosa più importante per lei è l’interpretazione (trasmettere qualcosa). Infatti molti le dicono che si nota che ha delle conoscenze di base e fa Teatro. Quindi elencherà anche i solo instat in ordine. Malefica; la donna leopardo (original); cerbiatta (original); Pippi Calzelunghe; Harley Quinn; Gioia, Rabbia, Paura, Tristezza, Disgusto di Inside Out; kim Possible; La sposa Cadavere; Draculaura; Corvina dei Teen Titans; Ursula; Anna di Frozen; Belle (Elegante e campagnola, versione Licantropa); Beth Harmon [La Regina di Scacchi in 3 versioni: bianco e nero (inizio della carriera), vestito verde (verso il successo) con il quale vinse il contest per la miglior interpretazione il 22 Agosto 2021 All’ Amantea Comics) e giubbotto bianco (alla fine della serie quando trova la pace interiore)]; Bloom (prima trasformazione, vestita normale, Dark); Crudelia (la carica dei 101) e Cruella (film del 2021); Esmeralda; Hinata di Naruto Shippuden; Hermione Granger; Jack Sparrow (super improvvisato, ma ben riuscito); Lolly (Le superchicce); Lola Bunny; Ladybug; Mal (Descendants 2); Mushu; Olivia (Di Braccio di Ferro); Regina Bianca e Regina Rossa (improvvisate); Violetta de Gli Incredibili(casual e supereroe); Ariel (la sirenetta); Pepa e Isa Madrigal di “Encanto”; Patty de “Il mondo di Patty”; Deku e Uraraka Ochaco di My Hero Academia (di cui creò gli stivali con semplice foam insieme ad una sua amica) che portò qualche giorno fa al Napoli Comicon e fu molto gratificata.

  • Il cosplay al quale Flavia è più legata è Malefica! Perché è stato il primo ruolo da protagonista interpretato a Teatro. Il primo che l’ha fatta sudare e stare sveglia di notte. Era molto timida e le ha dato tanta sicurezza. Ha fatto uscire fuori in lei il vero carattere che aveva, in un certo senso, paura di mostrare. L’ha aiutata a dire di no qualche volta e ad essere forte e sicura di se. Però è difficile sceglierne solo qualcuno, perché ogni personaggio che interpreta le regala qualcosa. Le fa conoscere parti del suo carattere che non conosceva. La aiuta a riflettere sul perché a volte le persone reagiscono in un certo modo; a fare un’introspezione molto spesso. E l’ha aiutata ad accettarsi per quella che è, con pregi ed difetti.
  • Pippi Calzelunghe, perché l’ha fatto ritornare bambina e le ha aumentato la fama ed i followers su Tiktok. Ha deciso di portarla perché c’era molto affezionata da bambina e voleva essere indipendente e forte come lei, oltre che l’amica di tutti. Si era accorta che nessuno l’aveva mai fatta ad un comics. Così decise di essere la prima e così fu. Con il video di Pippi nella scena in cui regala le caramelle (girato il giorno del suo compleanno nel 2020) è passata in una notte da 3mila e 10mila followers. E poi è stato sempre in salita. Anche grazie a tanti altri video diventati virali, ora è sui 61k. Ma in particolare con Pippi ha raggiunto il mezzo milione spesso. Da lì l’affetto dei fans l’ha aiutata molto. Ogni tanto c’era anche qualche Haters. All’inizio ci stava male. Poi ha capito che era solo invidia, la loro. Un libro che ha letto sulla dinamica mentale base dice testuali parole: Chi è in pace con se stesso ed è soddisfatto della propria vita non è cattivo; non pensa ad umiliare l’altro. Chi si ama è capace di amare il prossimo.
  • Harley Quinn era un personaggio che non avrebbe mai pensato di fare. Si diverte troppo a fare la pazzerella. L’ha adorata soprattutto in Birds Of Prey, quando fa finalmente capire che la donna è in grado di difendersi da sola.
  • Bloom è il personaggio preferito della sua infanzia. Forte, determinata, piena di idee e la colla del gruppo che cerca di fare andare tutti d’accordo.
  • Beth Harmon è sicuramente un personaggio complicato, ma l’ha affascinata sin da subito per il fatto di essere da sola e doveva aggrapparsi alla logica ed agli scacchi per sopravvivere al mondo circostante e meschino in cui viveva. Studiando il suo personaggio è anche migliorata a giocare a scacchi ed ha iniziato a dare consigli agli altri su come imparare, tramite social e anche dal vivo. Ora ci gioca ogni giorno.
  • È molto affezionata a Belle, perché le hanno detto, da sempre, che le assomiglia moltissimo ed è riservata proprio come lei.
  • Hermione per lo stesso motivo. È sempre stata considerata un’intellettuale un po’ solitaria. Per fortuna, ora ha trovato amici veri che la capiscono e con cui riesce ad aprirmi di più.
  • Non l’avrebbe mai detto, ma Crudelia è tra i suoi cosplay preferiti. Scelse di interpretarla come sfida. Voleva capire cosa l’ha portata ad essere così cattiva. In genere adora i Villains, ma lei era l’unica che proprio non riusciva a mandare giù. Adorarono subito la sua versione di Crudelia e lei insieme a loro.
  • Ariel rimane un bellissimo ricordo, perché la portò il giorno in cui andò ad animare e sostenere i bambini dai 5 ai 12 anni durante le vaccinazioni per il covid-19 a Girifalco a Gennaio di questo anno.
  • Ed infine Uraraka Ochaco è riuscita ad avere un particolare posto nel suo cuore. Le ha fatto conoscere l’anime “My Hero Academia “ il suo ragazzo. Inizialmente non le convinceva. Poi non è più riuscita a smettere di guardalo e in pochi mesi ha divorato le 4 stagioni. Rivedendolo anche per la seconda volta. <<Parla di valori fondamentali che nella società sembra stiano diventando più rari dei pokemon leggendari, ovvero: rispetto, amore, amicizia, famiglia, altruismo… tutte caratteristiche di un vero eroe. Sì, perché essere eroe non vuol dire avere un mantello come Superman e saper volare. Ognuno di noi può esserlo se riesce a strappare un sorriso a qualcuno>>. Ed è così che si sente quando è in cosplay e con Uraraka, che ha il potere dell’ antigravità, domenica 24 Aprile al Napoli-Comicon è stata fermata da circa 200 persone, soprattutto ragazze, ragazzi e bambini, ma anche adulti solo per avere una suo foto o ricevere un suo sguardo di solarità.

Per Flavia, essere un cosplayer non vuol dire soltanto sapersi creare i cosplay da soli. L’importante è conoscere il personaggio… pensare più alla sostanza che all’apparenza e divertirsi. Certo! Lei si occupo di ogni dettaglio. Ma se si ha la volontà di modificare qualcosa, e non farlo come l’originale, nessuno deve criticare o sentirsi inadeguato. Dipende anche dalla disponibilità economica e dalla salute. Se poi non trova qualche cosplay fatto bene, che le piace, allora vede di crearlo lei. Ogni volta che indossa un cosplay modifica o aggiunge qualcosa. Ultimamente per un problema alle mani non riesce a fare molto da sola, anche se sua nonna le ha insegnato a cucire da sempre, quindi a volte, quando non riesce, l’aiuta con piacere sua mamma. E per questo motivo pensa ai disabili e si chiede: “Loro non potrebbero fare cosplay allora secondo questo criterio? Perché no?!”. Proprio al Napoli-Comicon vide un cosplayer che fece Ghost Rider in una carrozzella modificata che somigliasse ad una moto. Tutti sono impazziti alla sua presenza, compreso il suo ragazzo.
Alle persone non interessa se un cosplay l’hai fatto tu o no. Loro celebrano la possibilità di aver visto i loro idoli e di poterli abbracciare, poterci parlare e fare foto. Perché in questo magico mondo nulla è impossibile.

Per la nostra cosplayer non esistono cosplayer Bravi e non Bravi. Esistono quelli che credono in ciò che fanno e ci mettono l’anima e la passione. Se fai qualcosa con il cuore ti distingui. Non si è ispirata a nessuno in particolare. Ammirava questo mondo da esterna e si cimentò con piacere utilizzando le conoscenze apprese negli anni di Teatro. All’inizio Flavia non sapeva da dove cominciare e pensava che gli altri fossero più bravi di lei, ma come dicono i latini: “Si isti et istae, cur non ego?“ = “Se questi e queste che persone umane erano come me, si sono pienamente realizzati, perché non posso farlo io che persona umana sono, esattamente come loro?”.

Per le gli original, non snaturano affatto il senso del cosplay, anzi, il bello sta nell’immedesimarsi in un personaggio a proprio scelta. Che differenza fa se sono personaggi inventati da se stessi o dagli altri ?

Flavia ha preso parte al Cosenza Comics, Festival del Fumetto al castello Svevo di Cosenza, Romics, NovaComics, Amantea Comics, Lamezia Comics, ViboComics, Napoli-Comicon e raduni vari nella regione Calabria (per ora). Sarà presente al ‘Shokudon in Comics’ a Cittanova (provincia di Reggio Calabria) in qualità di giudice del contest cosplay. I suoi preferiti sono: Cosenza Comics and games, Amantea Comics e Napoli-Comicon.

Flavia considera questo fenomeno in crescita: c’è molta competizione tra cosplayers. Invece dovrebbe esserci tanto sostegno. Forse è diventato più una moda. Per fortuna, ha incontrato anche gente come lei che lo fa per pura passione. Secondo la cosplay esiste, in Italia, un’ “industria del cosplay”: si tratta di un servizio utile che si rende alla società, e prevede la concessione sistematica al pubblico di un bene in cambio di un altro, in forma di compenso non sempre monetario. Si distingue il lavoro subordinato da quello autonomo (ovvero il libero professionista, ad esempio un artista). Ad esempio, Flavia ha iniziato a fare cosplay per Hobby. Ma è stata chiamata sia per la prima di Maleficent 2 nel 2019 al cinema Citrigno e sia per la prima di Birds Of Prey nel 2020 sempre nello stesso cinema. Poi ha ricevuto varie proposte di animazione per feste di compleanno e sostegno alle vaccinazioni e, chissà, si spera in altre occasioni. Tramite la fama su tiktok riceve qualche compenso monetario (incostante, basato sul numero delle visualizzazioni) con il quale può comprarsi qualche regalo ogni tanto. Ma non si può parlare di vero e proprio stipendio, perché non basta a pagare neanche tutti i cosplay che realizza. In ogni ambito artistico c’è chi riesce di più e chi di meno. È un mondo complicato e bisogna avere pazienza e feeling con il pubblico. Per ora è un passatempo per lei, ma potrebbe diventare un vero e proprio secondo lavoro. Lei ha sempre ritenuto che qualsiasi lavoro si scelga va fatto con passione. Quindi perché no? I social network e lo streaming hanno avuto un impatto positivo nella diffusione del cosplay perchè hanno ampliato la possibilità di conoscere altri cosplayers e farsi conoscere da ampio pubblico (soprattutto in lockdown). D’altro canto, c’è il rischio di dare più valore all’apparenza tramite una foto, che al momento in sè di incontrare il cosplayer e parlarci e scherzarci. I video invece divertono di più. Le foto sono momenti istantanei. Belli da ricordare, ma non fondamentali per capire se un cosplayer è bravo o no.

Sicuramente il suo talento creativo l’ha aiutata superare la timidezza. Già Flavia ebbe i primi risultati da quando iniziò a fare Teatro e gare di dibattiti a scuola, ma con il cosplay è diverso. Ha avuto il diretto contatto con il pubblico (cosa che in genere capitava ogni tanto dopo uno spettacolo o dopo un dibattito, ma c’era sempre pochissimo tempo per parlare ed era super stanca). A volte rimane ancora imbarazzata, ma è bellissimo conoscere tutte queste persone che ti apprezzano e ti restituiscono il sorriso. Nella vita sociale l’ha aiutato a fare amicizia più facilmente e ad esprimere il suo punto di vista senza timore di essere giudicata. L’aiuta a capire le persone anche grazie all’empatia e forte sensibilità che ha da sempre.  Nella vita privata l’ha aiutata a credere di più in se e nelle sue capacità. Se vuoi, puoi. In ambito professionale pensa sia molto utile soprattutto nel lavoro che vuole fare. Studia con molto interesse da quando aveva 5 anni per diventare professoressa di matematica e fisica. Il suo sogno è insegnare e rendere le cose più semplici agli altri. In particolare la matematica, sa che è un muro per molti. Vuole aiutarli e per farlo deve avere un impatto emotivo con gli alunni e fargli piacere la materia. Già da qualche anno usa ciò che ha appreso da tutte queste esperienze per aiutare amiche ed amici e figli di amici di famiglia ed è rimasta sempre soddisfatta dei loro risultati.

Riguardo alle critiche ricevute, Flavia ha le idee ben chiare:

“… è stressante soprattutto se sono persone care a criticarti. C’è differenza tra una critica costruttiva ed una detta con cattiveria. Se sono parenti a farlo, bisogna lottare, stringere i denti e non smettere mai di fare ciò che ci rende felici. Bisogna credere nei nostri sogni. SEMPRE! Se sono amici o persone sconosciute bisogna ignorare e allontanarsene il prima possibile. Dobbiamo circondarci di persone che ci facciano bene al cuore. Se invece si tratta di una critica detta in modo da farci migliorare, allora se ne può parlare insieme tranquillamente. Ma poi ognuno è libero di fare come vuole”.

Oltre al Cosplay, Flavia balla; pratica Teatro; ama disegnare e dipingere; legge; scrive copioni, poesie, romanzi; suona la tastiera e il flauto e sta imparando a suonare la chitarra e l’ukulele; pratica Ping pong professionalmente da 4/5 anni; fa gare di dibattiti in giro per l’Italia; pratica Yoga; si diverte con gli origami e ama giocare a scacchi; si diverte un mondo a fare Tiktok.

Flavia ci racconta un aneddoto di quando era animatrice nelle vesti di Malefica ad una festa di compleanno di una bambina che compiva 5 anni, tra tutti i bambini che facevano la fila per le foto e urlavano, una bimba di nome Aurora (proprio come la bella addormentata) è stata quella che non si è allontanata 1 attimo. La seguiva ovunque. Diceva che era il suo idolo e che sapeva che in realtà Malefica è buona. Voleva farla conoscere a tutti. Non solo le faceva da assistente, ma sgridava chi le toccava le ali o corna. Semplicemente unica. Flavia conserva ancora la foto insieme a lei. 

Ha avuto il piacere di essere stata al centro vaccinazioni di Girifalco nel ruolo di cosplayer, animatrice e non solo. Ha calato per la prima volta i panni di Ariel e così da principessa è diventata supereroina per i bambini presenti quel giorno. Da tempo sognava di assistere i bambini in ospedale o in queste situazioni. Ed ecco ne ha avuto l’occasione . Si è alzata alle 6 di mattina e si è messa in viaggio insieme alle sue amiche solo per vedere il sorriso di questi bimbi coraggiosi. All’inizio i bimbi avevano timore di loro, sono stati tantissimi a farsi il vaccino (ben 166) e in più c’erano i fratellini che li accompagnavano. Offrivano delle caramelle per farli sentire accolti. Poi hanno iniziato a fare balli di gruppo. Le guardavano ed erano felici, sì. Stavano ben composti alle loro sedie e distanziati. Ma lei sentiva che mancava qualcosa. Una connessione. Dovevano sostituire in qualche modo il contatto , un abbraccio o una carezza che in genere si dà per conforto. Allora hanno iniziato ad avvicinarsi a loro. A quelli che le guardavano in particolare, ma avevano timore, e ad altri che facevano del vaccino una tortura. Hanno parlato con loro, si sono fatti raccontare cosa amano fare e cosa avrebbero fatto di bello in quei giorni o cosa gli avesse portato Babbo Natale. E poi ecco il sorriso e le risate. O le domande bizzarre del tipo “Ariel perché ora non hai più la coda?” O anche “Ma tu vivi in mare o sulla terra?”. Poi arrivavano i suoi soliti discorsi motivazionali a quelli che si preoccupavano ed avevano ansia o piangevano:“È normale avere paura. Tutti l’abbiamo . Persino io “. Ed i bimbi: “davvero?”, mentre si asciugavano le lacrime e lei:“sì,certo è una cosa nuova ed è normale che faccia paura. Ma pensa a quanto starai bene dopo. Al fatto che potrai uscire più tranquilla e sicuro/a sempre stando attento/a e piano piano torneremo a riprendere la vita di prima e ad andare a scuola ed abbracciare gli amici“.

I momenti più belli in realtà furono quelli senza parole: quando un/a bimbo/a la guardava da lontano e sorrideva e la salutava o quando le dottoresse la chiamavano. Ma soprattutto quando una bambina la chiamava e diceva: “Ariel ti voglio tanto bene!” e la abbracciava. Usciti dalla piazza dove si svolgeva l’Amantea comics, mentre si stava dirigendo con i suoi nuovi amici ed amiche verso la pizzeria, dopo aver fatto già un bel tratto di strada, sente da lontano gridare “CRUDELIAAAA”. Si volta e c’erano: una signora grande, una ragazza ed un ragazzo, che correvano verso di lei, perché desideravano tanto avere una foto. Poi le chiesero che evento ci fosse. Non conoscevano proprio questo mondo, ma ne rimasero subito felici e la ringraziarono per essersi fermata.

Dopo il raduno svoltasi alla villa vecchia di Cosenza, si diresse insieme ai suoi amici su Corso Mazzini, vestita da Pippi calzelunghe. Ogni persona di qualsiasi età riusciva a riconoscerla, come Pippi ovviamente. Figli, genitori, nipoti, zii, cugini le chiesero delle foto anche se non c’era nessun evento. Ma non potete immaginare la reazione dei nonni (chi in piedi chi seduti sulle panchine) la salutarono da lontano e dissero: “PIPPI SEI LA MIA INFANZIA”. Persino i suoi nonni vollero la foto. Anche delle persone che si erano candidati a sindaco e vicesindaco (dato che c’erano le elezioni in quei giorni) vollero la foto. Poi ad un raduno dentro i due mari di Catanzaro, all’Epifania, ci racconta che erano al secondo piano e dalle scale del primo piano sente urlare dei bambini: “MALEFICAAAA SEI LA MIA PREFERITA”. A volte le è capitato anche che dei bambini o delle bambine fossero così timidi da non riuscire a pronunciare nessuna parola, però vedeva che la fissavano e che tiravano i genitori per convincerli ad avvicinarsi. Così si avvicinò, parlò con loro e gli chiese se volessero una foto e loro ovviamente risposero di sì e la abbracciarono. Al Napoli-Comicon una ragazza sulla sedia a rotelle ebbe la stessa reazione. La sua felicità in quel momento potete solo immaginarla. Flavia si è commossa. Anche di recente su Tiktok una ragazza le ha scritto di averla vista al Napoli-Comicon, ma si vergognava a chiederle la foto. Rimase triste Flavia per lei per non essersene accorta.

Infine, Flavia vuole dare un consiglio a coloro che vogliono provare o hanno già tentato di fare il Cosplayer:

“… divertitevi e non badate mai a chi vi critica e vuole frenarvi. Celebrate i personaggi che adorate e non abbiate paura. È un mondo bellissimo. Verrete accolti con piacere indipendentemente dall’età o da altri fattori. Se avete bisogno di consigli su dove trovare cosplay adatti o su come fare potete scriverla tranquillamente o potete incontrarla a qualche comics e chiederglielo direttamente di persona. Se vi organizzate in compagnia è ancora più divertente”.

Per approfondire il talento staordinario e la passione di Flavia Aivalf.malefica27 vi invitiamo a seguirla sui suoi profili ufficiali Instagram e Tiktok.

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico.
Per info e contatti gianlucafalletta.com

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