C’è un nome che, per chi è cresciuto con i pomeriggi su Italia 7 e le merendine davanti alla TV, non è solo un ricordo d’infanzia, ma un tatuaggio inciso nel DNA nerd: Ken il Guerriero. O meglio, Hokuto no Ken, come amiamo chiamarlo quando vogliamo mostrare quel tocco di erudizione da fan incalliti. E ora, quarant’anni dopo la prima pubblicazione del manga di Buronson e Tetsuo Hara, il destino torna a bussare: Warner Bros. ha appena rilasciato il primo teaser trailer del nuovo remake anime di Fist of the North Star, previsto per il 2026. Non stiamo parlando di un semplice revival nostalgico, ma di una vera e propria rinascita. Il progetto promette di mantenere intatta l’anima dell’opera originale, rivestendola con la forza delle più avanzate tecniche di animazione contemporanea. Nel teaser, l’annuncio è chiaro: il mondo post-apocalittico non è mai stato così affascinante… e brutale.
"Fist of the North Star" NEW Anime TRAILER REVEAL!
Air Date: 2026
New Cast:
Jagi (CV: Wataru Takagi)
Toki (CV: Tsuguo Mogami)
Raoh (CV: Taiten Kusunoki)(Hokuto no Ken)pic.twitter.com/kMthoUzvrY
— Manga Mogura RE (Anime & Manga News) (@MangaMoguraRE) September 13, 2025
Un teaser tra muscoli, esplosioni e poesia marziale
Il trailer diffuso da Warner Bros. è un colpo al cuore. Fin dai primi secondi veniamo trascinati in un paesaggio devastato dalle guerre atomiche, che sembra fondere le atmosfere di Mad Max con l’estetica esasperata del manga anni ’80. Motociclisti post-nucleari terrorizzano i sopravvissuti, Shin appare in tutta la sua tragica aura da villain, e poi lui, Kenshiro. Lo sguardo di ghiaccio, i bicipiti che sfidano la fisica e l’iconica scena della camicia che si lacera sotto la pressione dei muscoli. È un frammento di pura poesia marziale, capace di far vibrare la memoria collettiva di generazioni di fan. Accanto a lui ritroviamo Bart e Lynn (Bat e Rin), promessi in una versione più fedele al manga. E non mancano i doppiatori giapponesi che già fanno discutere i fan: Shunsuke Takeuchi sarà Kenshiro, Daiki Yamashita interpreterà Bat, mentre M・A・O darà voce a Rin. Una scelta che promette emozioni potenti e un carico di aspettative non indifferente.
Il nuovo cast e le polemiche sulla CG
Oggi, durante una live streaming ufficiale sono stati annunciati anche i doppiatori degli altri fratelli Hokuto: Wataru Takagi sarà Jagi, Tsuguo Mogami presterà la voce a Toki e Taiten Kusunoki al leggendario Raoh. Un cast che unisce voci iconiche a nuove generazioni di seiyuu.La produzione ha confermato che il remake farà ampio uso di computer grafica (CG). Una scelta divisiva: c’è chi teme la perdita del fascino “sporco” dell’animazione tradizionale, e chi invece intravede la possibilità di rendere giustizia al manga originale, con le sue proporzioni titaniche e le battaglie che sembrano scolpite nel marmo. Per placare i dubbi, i produttori hanno assicurato che la nuova serie sarà molto più fedele al manga rispetto alle versioni precedenti. Una promessa che ha già fatto sorridere – e sospirare di sollievo – i fan più puristi.

Non solo remake: arriva anche lo spin-off comico
La sorpresa non finisce qui. È stato annunciato anche l’adattamento anime di Elegy of Ken-Oh’s Army Grunts, lo spin-off comico che segue le (dis)avventure di Nobu, un uomo intrappolato nell’esercito di Raoh. Un racconto grottesco e ironico che mostrerà il lato più surreale del mondo dell’Hokuto. L’appuntamento è fissato per gennaio 2026, anticipando di pochi mesi il debutto della serie principale.
Una mossa intelligente: da un lato l’epicità tragica del remake, dall’altro la parodia che smonta i miti dall’interno. Un doppio colpo che potrebbe rinnovare il brand agli occhi di vecchi e nuovi spettatori.
Hokuto no Ken: dalle origini al mito globale
Per capire la portata di questa rinascita dobbiamo tornare al 1983, quando Buronson e Tetsuo Hara pubblicavano per la prima volta Hokuto no Ken sulle pagine di Weekly Shōnen Jump. In pochi anni, quella storia di pugni segreti e deserti post-atomici divenne un’epopea moderna. Non era solo un manga d’azione: era una tragedia greca travestita da fumetto, un poema epico fatto di sangue e lacrime. Kenshiro non combatteva per vendetta, ma per amore, incarnando il paradosso dell’eroe che vive in un mondo brutale ma non smette mai di credere nell’umanità. Nel 1984, con l’anime firmato Toei Animation, il mito esplose definitivamente. Da lì, una valanga di OAV, film, spin-off, videogiochi, action figure e citazioni sparse ovunque. In Italia, il doppiaggio teatrale e memorabile trasformò ogni frase in un aforisma scolpito nel pantheon nerd. “Sei già morto” non era più solo una battuta: era un mantra, un dogma culturale.
Il 2026 e l’era Reiwa dell’Hokuto
Il remake del 2026 non vuole essere un restyling, ma una vera rinascita. Già annunciato nel 2023, in occasione del quarantesimo anniversario del manga, porta con sé uno staff completamente nuovo e una visione ambiziosa: restituire la potenza narrativa e visiva dell’originale eliminando i limiti tecnici degli anni ’80, come filler infiniti e animazioni riciclate.
L’anteprima mondiale al Anime Expo 2025 di Los Angeles ha mostrato il teaser e il cast in un panel esclusivo, accompagnato dal lancio del sito ufficiale hokuto-anime.com e del profilo X @hokutonokeninfo. La prima key visual, con Kenshiro solitario illuminato da una luce quasi divina, ha già fatto il giro del mondo.

Kenshiro conquista l’Italia: Lucca Comics 2025
Il legame tra Hokuto no Ken e l’Italia è fortissimo, e il 2025 lo celebrerà in grande stile. Tetsuo Hara sarà infatti ospite d’onore al Lucca Comics & Games 2025 (29 ottobre – 2 novembre).Per l’occasione, verrà allestita la prima mostra monografica al mondo dedicata al sensei: “Tetsuo Hara: Come un fulmine dal cielo”, ospitata nella Chiesa rinascimentale di Santa Annunziata dei Servi di Lucca. Oltre 100 tavole originali, dipinti e opere per ripercorrere l’evoluzione artistica del maestro.Il cuore visivo dell’evento sarà la tela a olio “Il Salvatore nell’Arena”, dipinta appositamente da Hara per il pubblico italiano: un Kenshiro colossale in un anfiteatro romano, investito da una luce celestiale, che raccoglie l’elmo dell’avversario sconfitto. Un’opera che fonde manga e tradizione artistica italiana in un dialogo unico.
Panini Comics porterà inoltre una variant cover esclusiva della Extreme Edition, una T-shirt limited edition da 300 pezzi e una prestigiosa stampa numerata firmata da Hara stesso. Tutto acquistabile solo a Lucca, un vero paradiso per collezionisti.
Un’eredità che pulsa ancora
Parlare di Hokuto no Ken significa parlare di eredità culturale. Senza Kenshiro, probabilmente non avremmo avuto JoJo’s Bizarre Adventure, Berserk, Street Fighter o persino Attack on Titan. L’archetipo dell’eroe solitario, tormentato e carismatico, che affronta un mondo crudele con i pugni e il cuore, nasce lì.E in Italia, quel mito è diventato rito collettivo. Chi non ha mai provato a imitare il celebre “atatatatatataaa” su un compagno di scuola? Ogni duello, ogni lacrima, ogni sigla cantata a squarciagola è diventata parte del nostro bagaglio nerd.
Il futuro: saremo già morti… dalla voglia di vederlo
Ora che il countdown è iniziato, la domanda è inevitabile: il remake sarà un trionfo o un disastro? Ancora non possiamo dirlo, ma una certezza c’è: mai come oggi sentiamo il bisogno di un eroe come Kenshiro. In un mondo reale spesso devastato da conflitti e incertezze, la sua lotta per amore, speranza e giustizia risuona più attuale che mai.
E voi, siete pronti a tornare nelle wasteland insieme a Kenshiro? Vi siete già commossi al suono della sigla originale? Fatecelo sapere nei commenti e condividete questo articolo: il mondo deve ricordare che Kenshiro non è mai andato via. Aspettava solo il prossimo colpo esplosivo.
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