Nel cuore della cultura giapponese del XX secolo, un movimento tanto oscuro quanto provocatorio è emerso, lasciando un’impronta indelebile. Il termine “Ero Guro Nansensu”, che fonde i concetti di “erotico”, “grottesco” e “nonsense”, descrive una corrente artistica e letteraria che ha sfidato i confini morali e sociali del Giappone durante gli anni turbolenti della Shōwa. Nato durante la Grande Depressione del 1929, questo fenomeno ha dato vita a un fermento creativo che, nonostante la censura, ha continuato a evolversi, ispirando generazioni future di artisti e scrittori.
Le Radici e l’Ascesa del Movimento
Il movimento Ero Guro Nansensu, da non confondere con il termine “Ero Guro” ha preso forma grazie alla penna di autori pionieristici come Edogawa Ranpo e Yumeno Kyūsaku, che negli anni ‘20 hanno cominciato a pubblicare opere dove l’erotismo, l’orrore e il grottesco si intrecciavano in maniera innovativa. Storie come Injū di Ranpo e Binzume no Jigoku di Kyūsaku hanno aperto la strada a un’immaginazione che esplorava territori inaspettati: protagonisti psicologicamente distorti e trame che sfidavano ogni convenzione morale. La parola “nansensu” venne introdotta per descrivere un’estetica che mescolava assurdità e senza senso, perfetta riflessione della confusione e della frustrazione della società giapponese di quegli anni.
Nel 1932, con la pubblicazione delle Opere Complete di Edogawa Ranpo, il movimento raggiunse il suo apice. Le sue opere divennero simbolo di una subcultura letteraria che, nonostante le restrizioni imposte dalla censura, prosperava grazie alla passione e alla resilienza di un pubblico affamato di novità e provocazioni. Così, mentre la censura cercava di soffocare queste voci, il movimento Ero Guro Nansensu fioriva nei circoli sotterranei, dove riviste e libri affrontavano tematiche erotiche, inquietanti e dissacranti.
La Censura e la Cultura Sottoterra
Durante gli anni pre-bellici e la Seconda Guerra Mondiale, il governo giapponese impose una stretta censura, monitorando ogni forma di pubblicazione. Gli autori più audaci, tra cui lo stesso Edogawa Ranpo, si trovarono a dover affrontare enormi difficoltà nel vedere i loro lavori pubblicati. Le opere che osavano trattare tematiche erotiche o grottesche venivano sistematicamente ritirate dal mercato, ma ciò non fermò la diffusione clandestina del movimento. In questo contesto, nacquero i “libri sotterranei”, che venivano distribuiti attraverso club segreti e in edizioni limitate, permettendo alle opere di sopravvivere al di fuori del controllo statale.
Case editrici come Heibonsha divennero notorie per la loro abilità nel eludere la censura, riuscendo a pubblicare materiale che, pur essendo destinato a un pubblico adulto, trovava il modo di sfuggire agli occhi della legge. In questo scenario, l’Ero Guro Nansensu si trasformò in una cultura underground, seguita con fervore da un pubblico che cercava di sfidare i limiti imposti dal potere.
L’Incidente di Sada Abe e il Declino del Movimento
Un evento drammatico nel 1936, l’incidente di Sada Abe, influenzò profondamente la cultura Ero Guro Nansensu. La storia di un omicidio passionale, con tutti i suoi dettagli morbosi e inquietanti, catturò l’immaginazione collettiva e alimentò un crescente interesse per il lato oscuro della società giapponese. La stampa trattò l’incidente in modo sensazionalistico, accentuando il fascino per il grottesco e l’erotico, ma questa visibilità portò anche a un rafforzamento della censura. Dopo l’incidente, molte delle pubblicazioni più audaci furono ritirate, segnando simbolicamente la fine di un’era per il movimento.
Nel 1936, la censura raggiunse nuove vette con il divieto di canzoni popolari come Wasurecha Iya yo, il che segnò un altro colpo alla libertà artistica. Con l’introduzione delle trasmissioni radiofoniche da parte della NHK, la libertà di espressione artistica non convenzionale venne ulteriormente limitata, contribuendo al declino del fenomeno Ero Guro Nansensu.
L’Eredità e la Resurrezione del Movimento nel Dopoguerra
Nonostante la repressione e la fine di questo movimento durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Ero Guro Nansensu non scomparve mai del tutto. Nel dopoguerra, con il relax delle leggi sulla pubblicazione, nuovi autori e artisti iniziarono a riscoprire e reinterpretare le tematiche che avevano caratterizzato gli anni precedenti. Le riviste Kasutori, tra le altre, offrirono un nuovo palcoscenico per l’erotismo e il grottesco, che trovavano nuova linfa in una società giapponese in pieno cambiamento.
Autori come Michiyo Ogura, che aveva subito l’arresto durante il periodo pre-bellico, continuò a scrivere, mantenendo viva la fiamma di un movimento che, pur lentamente, stava rinascendo. Sebbene l’eredità di Ero Guro Nansensu fosse stata assorbita dalla cultura mainstream giapponese, la sua influenza continuava a permeare il cinema, la letteratura e l’arte contemporanea.
L’Intreccio di Erotismo, Grottesco e Cultura Popolare
Ero Guro Nansensu rappresenta una delle correnti più affascinanti e controverse della cultura giapponese del XX secolo. Nato in un periodo segnato da incertezze politiche ed economiche, questo movimento ha saputo raccontare le ombre più profonde dell’animo umano, esplorando temi di erotismo, violenza, follia e perversione. Nonostante la censura e le difficoltà che ha affrontato, l’estetica Ero Guro Nansensu è sopravvissuta, continuando a influenzare la cultura popolare giapponese anche nei decenni successivi. L’eco di questa corrente artistica è tutt’altro che scomparso, e il suo impatto può ancora essere percepito nelle opere più audaci e originali che sfidano i confini del convenzionale.
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