La Malvagia Strega dell’Ovest, famosa antagonista del romanzo Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum, è una figura inquietante e potente. Con il suo occhio unico e la paura dell’acqua che la potrebbe distruggere, la strega vive in un castello sorvegliato da mostri e scimmie volanti, pronti a obbedirle. Nel libro, la sua trama si intreccia con quella di Dorothy e dei suoi compagni, che tentano di sconfiggerla. La strega, però, finirà distrutta in modo del tutto casuale, quando Dorothy le getta addosso un secchio d’acqua, facendo svanire la malvagia figura in una pozzanghera.
Ma la storia di questa strega ha ricevuto una rielaborazione più profonda nei racconti revisionisti, come Strega: Cronache dal Regno di Oz in rivolta di Gregory Maguire, e nel celebre musical Wicked. Qui, la strega non è più semplicemente malvagia. Il suo nome è Elphaba, una giovane donna dal cuore puro che si scontra con il pregiudizio e l’emarginazione a causa della sua pelle verde. In questa versione, Elphaba non è una cattiva per natura, ma una figura misconosciuta, che lotta per il diritto degli Animali parlanti di essere liberi, contro un regime che li vuole silenziosi. Nonostante le sue azioni nobili, è vista come un mostro, costantemente perseguitata e fraintesa.
Elphaba è anche la sorella della Strega dell’Est, ma il suo rapporto con la sorella è molto diverso: la Strega dell’Est è una figura più spietata e oppressiva, mentre Elphaba è una ribelle che cerca di fare del bene, senza essere mai compresa. La sua storia d’amore con il principe Fiyero, che si trasforma nello spaventapasseri, aggiunge una complicata sfumatura alla sua personalità e alle sue azioni, facendo di lei un personaggio incredibilmente complesso.
Un altro aspetto affascinante di Elphaba è il significato nascosto del suo nome. Gregory Maguire lo ha creato come un tributo a L. Frank Baum, il creatore originale di Oz. “Elphaba” è infatti una combinazione delle iniziali di Baum, “L-F-B”, e il nome racchiude un legame profondo con la storia originale.
Nel romanzo e nel musical, Elphaba è riconoscibile per la sua pelle verde e il suo abbigliamento nero, caratteristiche che la rendono un’icona inconfondibile. Tuttavia, rispetto alla versione di Baum, il personaggio di Elphaba è più umano e meno legato agli stereotipi del cattivo classico. La sua infanzia difficile, segnata dal rifiuto del padre, e la sua esperienza all’università di Shiz, dove si trova isolata per la sua diversità, contribuiscono a costruire un personaggio fragile e vulnerabile, che si sforza di fare ciò che è giusto in un mondo che non la accetta.
La sua ribellione contro il Mago di Oz, che scopre essere un impostore, è uno dei momenti cruciali della sua storia. Rifiutando di seguire il Mago e combattendo per la libertà degli Animali, Elphaba diventa una figura di resistenza, un’eroina misconosciuta. Alla fine, però, la sua vita è segnata dalla tragedia. La morte della sorella e il sacrificio per proteggere gli altri la conducono verso un destino amaro, ma nel finale del racconto, grazie all’amore di Fiyero, Elphaba riesce a sfuggire alla sua morte apparente e a ricominciare una nuova vita lontano da Oz.
La figura di Elphaba, come narrata da Maguire, è un’interpretazione più complessa della famosa Strega dell’Ovest. La sua storia è un racconto di lotta per l’identità, la giustizia e la libertà, e ci ricorda che spesso i confini tra il bene e il male non sono così netti come appaiono. In un mondo dove le storie di solito si concludono con una chiara distinzione tra eroi e cattivi, Elphaba ci mostra che la vera grandezza spesso risiede proprio nella complessità e nelle sfumature del personaggio.
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