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La chiusura di Origin: un’era che finisce per gli utenti PC, ecco cosa cambia con l’app EA

È giunta la fine di un’era per gli utenti PC, e a segnare questa conclusione è l’annuncio di Electronic Arts: il 17 aprile 2025 l’app Origin verrà definitivamente chiusa. Una notizia che ha sollevato una valanga di emozioni nella community dei videogiocatori, soprattutto tra coloro che per anni hanno utilizzato questa piattaforma per acquistare e giocare ai titoli EA. Sebbene non si tratti di un fulmine a ciel sereno, la decisione porta con sé una serie di riflessioni sul cambiamento, sull’evoluzione del digitale e sul rapporto sempre più stretto tra giochi e sistemi operativi.

Perché questa decisione? Electronic Arts ha spiegato che la chiusura dell’app Origin è dovuta al fatto che Microsoft ha cessato il supporto per i sistemi operativi a 32 bit. Con l’avvento di Windows 10 e il successivo approdo di Windows 11, il supporto per la versione a 32 bit è diventato obsoleto e, di conseguenza, EA ha dovuto adattarsi alla realtà dei fatti. Gli utenti che non sono ancora passati a un sistema operativo a 64 bit dovranno farlo per poter continuare a utilizzare i servizi di EA, come la nuova applicazione EA.

La migrazione alla nuova app EA è quindi obbligatoria, e la piattaforma Origin verrà dismessa in favore di un’applicazione rinnovata che supporterà sia i giochi EA che l’abbonamento a EA Play e EA Play Pro. Chi ha già attivato i salvataggi su cloud, fortunatamente, non dovrà preoccuparsi di perdere progressi, poiché il sistema di salvataggi sarà trasferito automaticamente. In caso di cambio dispositivo, infatti, il profilo dell’utente verrà migrato senza alcun intoppo, permettendo di riprendere le proprie partite esattamente da dove le si era lasciate.

Il passaggio a Windows 11, per chi ancora non lo avesse fatto, diventa quindi non solo un passo necessario, ma anche una delle soluzioni più semplici per rimanere al passo con le nuove tecnologie. Se il proprio PC supporta Windows 11, il sistema operativo può essere aggiornato senza alcun costo aggiuntivo o con una spesa davvero contenuta, garantendo così una migliore compatibilità con le applicazioni moderne, come l’app EA.

La fine di Origin, tuttavia, segna anche una riflessione più ampia sul mondo delle piattaforme di distribuzione digitale. Nata nel 2011 come risposta di EA a Steam, Origin aveva l’ambizione di offrire agli utenti non solo una libreria di giochi, ma anche tutta una serie di funzionalità sociali e di integrazione, come la chat con gli amici, lo streaming su Twitch, la possibilità di condividere la propria libreria e molto altro. Nel corso degli anni, Origin è stato un valido concorrente di Steam, ma non è riuscito a conquistare l’intero mercato, a causa di una serie di problematiche legate alla sua interfaccia e alla gestione dei giochi.

Nel 2015, EA ha deciso di diversificare le sue offerte con Origin Access, un abbonamento che permetteva agli utenti di accedere a un ampio catalogo di giochi in cambio di una quota mensile. Il servizio è poi evoluto nel tempo, arrivando a diventare EA Play e successivamente EA Play Pro. Nonostante le difficoltà iniziali, Origin ha saputo costruire una base di oltre 50 milioni di utenti, offrendo anche titoli esclusivi come la serie Battlefield, Fifa e Mass Effect, fino ad arrivare all’introduzione di EA Play su Steam, che ha segnato l’inizio di una nuova era per la distribuzione dei giochi EA.

Con la chiusura definitiva di Origin e il lancio dell’app EA, il futuro sembra proiettato verso un mondo in cui i giochi digitali sono sempre più connessi e centralizzati. L’integrazione con il cloud, la possibilità di giocare senza interruzioni su più dispositivi e l’abbonamento a un catalogo di giochi offrono nuove opportunità per i videogiocatori, ma allo stesso tempo pongono dei dilemmi legati alla dipendenza dalle piattaforme di distribuzione centralizzate. Gli utenti dovranno adattarsi ai nuovi requisiti hardware e software imposti dai grandi colossi come EA, consapevoli che, nel mondo del gaming digitale, l’innovazione non lascia molto spazio per il passato.

Nonostante le inevitabili difficoltà, il cambiamento è ormai parte integrante del settore videoludico, e gli utenti dovranno fare i conti con questa evoluzione. La transizione potrebbe essere complicata per chi non ha un PC in grado di supportare le nuove versioni di Windows, ma la soluzione migliore resta quella di abbracciare le novità tecnologiche, con la consapevolezza che il mondo del gaming sta andando verso un futuro sempre più integrato, online e in continua evoluzione. La fine di Origin, dunque, non è solo la chiusura di una piattaforma, ma l’inizio di una nuova era per gli appassionati di giochi EA, che dovranno dire addio a un pezzo di storia per aprirsi a nuove possibilità offerte dalla tecnologia.

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico. Per info e contatti gianlucafalletta.com

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