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Dragonball Evolution: il grande flop della grande saga

Un liceale di nome Son Goku vive con il nonno, Son Gohan, col quale si allena segretamente alle arti marziali. Dopo la morte dell’adorato nonno, Goku, su indicazione dello stesso in punto di morte, si mette alla ricerca del Maestro Muten, un esperto di arti marziali, che si trova nella città di Paozu. Durante il viaggio, Goku farà la conoscenza di Bulma Brief, la quale lo aiuterà a recuperare le sette sfere del drago, di Chichi, del quale è anche compagno di scuola, e di Yamcha, un bandito del deserto. Obiettivo di Goku e della sua banda sarà trovare e proteggere le sfere dal malvagio Piccolo, un potente guerriero originario del pianeta Namecc, venuto sulla Terra con l’intento di dominarla, pronto a vendicarsi di coloro che lo fermarono secoli addietro creando una tecnica chiamata “Mafuba”.
 
Dragonball Evolution è il discutibile live Action realizzato ispirandosi al leggendario manga di Akira Toriyama che ha commentato così il progetto nella fase iniziale:
“Come autore originale, la mia reazione dopo aver visto la sceneggiatura e il character design è stata “Cosa? Ma il regista, tutti gli attori, lo staff e tutti gli altri sono persone di “ultra” alto calibro!”. Forse il modo migliore per me e per tutti i fan di apprezzarlo è quello di vederlo come un nuovo Dragonball, di una dimensione differente. Forse potrebbe risultare un grande capolavoro di potenza!”.
Akira Toriyama però, dopo aver visto il progetto concluso, si è allontanato da esso rifiutandolo e bocciandolo. Qualche anno dopo, inoltre, lo sceneggiatore Ben Ramsey ha dichiarato che non avesse la benché minima idea di cosa parlasse la storia di Dragon Ball e che abbia realizzato la sceneggiatura basandosi su ciò che lui pensava Dragon Ball parlasse.
 
Dragonball Evolution è diretto da James Wong e con protagonista Justin Chatwin. È la terza trasposizione cinematografica del celebre manga e anime Dragon Ball di Akira Toriyama, dopo Deuraegon Bor, del 1990, e Dragon Ball – Il film, del 1991. La trama del film si basa molto liberamente sulla prima serie di Dragon Ball.
 

CRITICA

“Gli eroi dei fumeffi in carne e ossa: occhi blu/verdi per Goku, movenze da ballerina per Bulma, paffido volto da vampiro per Lord Piccolo che vuole la distruzione della Terra, capeffi da bad boy per Yamcha, viso delicato e muscoli d’acciaio per Mai, complice del perfido Lord e per Chi Chi amata da Goku. Sono i buoni e i cattivi di Dragonball Evolution: si presentano a chi non ha molta dimestichezza con i loro personaggi e a chi, invece, conosce perfettamente le avventure della popolarissima graphic novel giapponese creata nel 1984 da Akira Toriyama. (…) Dice il regista James Wong, nato a Hong Kong, cresciuto in California, scelto dalla Fox per il kolossal costato oltre cento milioni di dollari: «Il glamour e l’interesse per ogni età della serie di album Dragonball non nasce solo dalle azioni dei diversi protagonisti, ma dall’intero, ricco mondo che Toriyama ha creato per loro: un universo complesso di esseri umani e supereroi, che nel film è riprodotto in un prossimo futuro e in una realtà multirazziale e multiculturale. Tradizioni del passato e avvenirismo tecnologico si fondono». (Giovanna Grassi, ‘Corriere della Sera’, 8 aprile 2009)

“Malgrado il flop di ‘Speed Racer’, a Hollywood insistono con gli adattamenti da ‘anime’ giapponesi. Arriveranno anche ‘Ninja Scroll’, ‘The Last Airbender’ e ‘Akira’, Qui si scrive di ‘Dragonball Evolution’, fantasy da 100 milioni di dollari più leggero (84 minuti: deo gratias) e simpatico del solito grazie a una trama assurda (perché Goku è americano?), recitazione sopra le righe, attori buffi ed effetti speciali roboanti. Quello ceh non finziona è i l cattivo: Lord Piccolo, con il suo look alla Tin Curry di ‘Legend’, è di una noia mortale. Goku sembra il fratello più espressivo di Harry Potter. Nuova saga? Dipende del box office di dopodomani. (Francesco Alò, ‘Il Messaggero), 10 aprile 2009)

 

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