“Come autore originale, la mia reazione dopo aver visto la sceneggiatura e il character design è stata “Cosa? Ma il regista, tutti gli attori, lo staff e tutti gli altri sono persone di “ultra” alto calibro!”. Forse il modo migliore per me e per tutti i fan di apprezzarlo è quello di vederlo come un nuovo Dragonball, di una dimensione differente. Forse potrebbe risultare un grande capolavoro di potenza!”.
CRITICA
“Gli eroi dei fumeffi in carne e ossa: occhi blu/verdi per Goku, movenze da ballerina per Bulma, paffido volto da vampiro per Lord Piccolo che vuole la distruzione della Terra, capeffi da bad boy per Yamcha, viso delicato e muscoli d’acciaio per Mai, complice del perfido Lord e per Chi Chi amata da Goku. Sono i buoni e i cattivi di Dragonball Evolution: si presentano a chi non ha molta dimestichezza con i loro personaggi e a chi, invece, conosce perfettamente le avventure della popolarissima graphic novel giapponese creata nel 1984 da Akira Toriyama. (…) Dice il regista James Wong, nato a Hong Kong, cresciuto in California, scelto dalla Fox per il kolossal costato oltre cento milioni di dollari: «Il glamour e l’interesse per ogni età della serie di album Dragonball non nasce solo dalle azioni dei diversi protagonisti, ma dall’intero, ricco mondo che Toriyama ha creato per loro: un universo complesso di esseri umani e supereroi, che nel film è riprodotto in un prossimo futuro e in una realtà multirazziale e multiculturale. Tradizioni del passato e avvenirismo tecnologico si fondono». (Giovanna Grassi, ‘Corriere della Sera’, 8 aprile 2009)
“Malgrado il flop di ‘Speed Racer’, a Hollywood insistono con gli adattamenti da ‘anime’ giapponesi. Arriveranno anche ‘Ninja Scroll’, ‘The Last Airbender’ e ‘Akira’, Qui si scrive di ‘Dragonball Evolution’, fantasy da 100 milioni di dollari più leggero (84 minuti: deo gratias) e simpatico del solito grazie a una trama assurda (perché Goku è americano?), recitazione sopra le righe, attori buffi ed effetti speciali roboanti. Quello ceh non finziona è i l cattivo: Lord Piccolo, con il suo look alla Tin Curry di ‘Legend’, è di una noia mortale. Goku sembra il fratello più espressivo di Harry Potter. Nuova saga? Dipende del box office di dopodomani. (Francesco Alò, ‘Il Messaggero), 10 aprile 2009)
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