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La Guida Definitiva alla timeline Dragon Ball: un Viaggio Epico tra Serie, Saghe e Film

Dragon Ball non è semplicemente un anime: è un mito moderno, una saga generazionale che ha accompagnato intere fasi della vita di milioni di persone. Per chi è cresciuto tra VHS consumate e trasmissioni pomeridiane su Italia 1, tornare nell’universo creato da Akira Toriyama è come riaprire un diario di ricordi emozionanti. Ma affrontare oggi questo vasto universo, fatto di centinaia di episodi e numerosi film, può sembrare un’impresa titanica, specialmente per i nuovi spettatori. Ecco perché una guida ragionata è fondamentale per orientarsi tra le serie e le saghe, riscoprendo il cuore pulsante di una delle storie più amate dell’animazione giapponese. Goku, più che un personaggio, è diventato il simbolo dello shonen: un eroe che cresce affrontando nemici, fallimenti e legami. La sua rivalità con Vegeta ha segnato un’intera idea di “amicizia competitiva”, e l’intera opera di Toriyama fonde perfettamente azione, comicità, dramma e spiritualità. Dragon Ball parla di battaglie spettacolari, certo, ma anche di sfide interiori. Ed è proprio in questo dualismo — tra l’infanzia dell’azione e la maturità della riflessione — che risiede la sua eterna magia.

Navigare l’Universo di Dragon Ball: Dove Iniziare?

Se sei tra coloro che vogliono vivere la saga di Dragon Ball con il cuore ben saldo e la mente pronta a distinguere tra canone e racconti alternativi, sappi che c’è un modo perfetto per farlo. Sì, esiste un ordine narrativo che ti permette di tuffarti nel viaggio epico di Goku e compagni come se fosse la prima volta — o la millesima, tanto non stanca mai.

Si parte dal principio. Dai giorni spensierati e un po’ scanzonati del giovane Goku nella serie originale di Dragon Ball. I primi 13 episodi ci catapultano nella Saga di Pilaf, dove incontriamo personaggi fondamentali come Bulma e iniziamo a familiarizzare con le leggendarie Sfere del Drago. Se vuoi variare, puoi guardare anche Dragon Ball: Curse of the Blood Rubies, un film che racconta una versione alternativa di questi eventi.

Poi si entra nella Saga del Torneo, dagli episodi 14 al 28. Goku si allena, fa squadra con Krillin e partecipa al mitico Torneo Tenkaichi. A questo punto ci sta alla grande anche Sleeping Princess in Devil’s Castle, un altro film collocato proprio agli inizi della formazione del nostro Saiyan in erba.

Da qui si apre un arco narrativo lungo e fondamentale: l’intera crescita di Goku. La Saga dell’Esercito del Red Ribbon, la battaglia contro Piccolo Daimao, l’allenamento con Muten, tutto si snoda negli episodi dal 29 al 153. È un periodo d’oro, in cui la leggerezza iniziale lascia spazio a qualcosa di più epico e strutturato. Dragon Ball prende forma, si evolve, diventa qualcosa di più grande.

Poi arriva lei: Dragon Ball Z, la trasformazione definitiva del mito. Gli episodi dall’1 all’86 raccontano l’arrivo di Raditz, lo scontro con Vegeta e il viaggio su Namek, fino alla clamorosa battaglia contro Frieza. È qui che la serie alza il volume a 11: potenza, energia, e quel primo urlo da Super Saiyan che è entrato nella leggenda.

Se vuoi approfondire e vedere il passato prendere vita, è il momento giusto per infilare nella visione anche i film “canonici” come Bardock: The Father of Goku o The History of Trunks. Piccoli spin-off che svelano le origini e gli incroci temporali con una potenza narrativa sorprendente.

A questo punto puoi scegliere se continuare con Dragon Ball GT, che seppur non canonico, merita uno sguardo curioso. GT, con il suo Goku ringiovanito e le avventure spaziali, è un ibrido nostalgico: pasticciato sì, ma anche capace di momenti di grande impatto emotivo. Una sorta di epilogo alternativo, amato e odiato, ma impossibile da ignorare.

Il testimone passa poi a Dragon Ball Super. In 131 episodi, la serie ci porta in una nuova era. Nuovi Dei, nuovi tornei, e nuove trasformazioni (qualcuno ha detto Ultra Istinto?). Il tono è più moderno, il ritmo altalenante, ma il fascino c’è tutto. E soprattutto, è canone ufficiale.

E i film? Be’, Dragon Ball Super: Broly prende un personaggio amatissimo e lo rende parte integrante della timeline principale, mentre Super Hero punta tutto su Gohan e Piccolo, con l’ombra dell’Esercito del Red Ribbon che ritorna a minacciare la pace.

A chiudere (o forse no), arriva Dragon Ball Daima, l’ultima opera supervisionata da Akira Toriyama in persona. Con un Goku chibi e un’aura nostalgica, Daima sembra voler chiudere il cerchio. Ma sarà davvero la fine? O forse un nuovo inizio?

Se vuoi vedere Dragon Ball in modo filologico — tipo scienziato pazzo con la passione per le onde energetiche — puoi seguirne l’evoluzione cronologica delle serie:

  • Dragon Ball (1986-1989): 153 episodi. Il cuore puro, il viaggio dell’eroe.

  • Dragon Ball Z / Kai (1989-1996 / 2009-2015): la saga più amata, epica e drammatica. Se vuoi un ritmo più serrato, vai con Kai.

  • Dragon Ball Super (2015-2018): divinità, multiversi, e nuove tecniche impossibili.

  • Super Dragon Ball Heroes (2018-oggi): un’esplosione di fan service. Non canonico, ma godibilissimo per i completisti.

  • Dragon Ball GT (1996-1997): il “what if” ufficiale della Toei. Polemico ma affascinante.

E i film? Beh, lì la lista è lunga, ma tra i più importanti troviamo:

  • La leggenda delle sette sfere

  • La bella addormentata a Castel Demonio

  • Il torneo di Miifan

  • Il cammino dell’eroe

  • Tutta la valanga di pellicole targate “Dragon Ball Z” da La vendetta divina a L’eroe del pianeta Conuts

  • I nuovi film: La battaglia degli Dei, La resurrezione di F, Broly e Super Hero

Inutile dire che ognuno di questi film ha il suo posto — a volte nel cuore dei fan, a volte solo in una timeline alternativa. Ma nel dubbio, guardali tutti. Perché Dragon Ball è quel tipo di saga che, una volta iniziata, non vuoi più lasciare.

Dove Guardarlo: Crunchyroll e Collezioni Fisiche

Oggi è tutto più semplice: Crunchyroll offre un archivio completo, anche con doppiaggio italiano. Ma per i puristi, le edizioni fisiche rimangono un feticcio irrinunciabile. Box set, Blu-ray, cofanetti: ognuno ha il suo modo di onorare Dragon Ball. Guardare Dragon Ball in ordine non è solo un esercizio da fan. È un rito di passaggio, un’immersione in un’epica che ha saputo unire generazioni diverse sotto il segno delle Sfere del Drago. È una saga che parla di crescita, di cadute e rinascite, di padri e figli, di amici e nemici, di chi lotta per proteggere ciò che ama. Goku non è mai cambiato: è sempre stato lì, con il sorriso innocente e la fame insaziabile di migliorarsi.E forse è proprio questo che rende Dragon Ball eterno. Perché tutti, almeno una volta, abbiamo desiderato essere Super Saiyan.

Redazione

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