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La linea di giocattoli di “Diaclone il Grande”

Con questo articolo, voglio introdurre un nuovo argomento, che interesserà molti di voi, mentre ad altri farà venire in mente i “bei vecchi tempi” con nostalgia, ricordando momenti allegri passati a divertirci senza pensieri; l’argomento in questione, riguarda i vecchi giocattoli che vennero prodotti “anta” anni fa, di qualunque genere, robot, soldatini, astronavi, giochi da tavolo, bambole et simili; seppur molti di essi in confronto alle linee odierne di giocattoli erano grezzi, sgraziati e in molti casi con i movimenti ridotti all’essenziale, nonostante le loro “imperfezioni” hanno regalato momenti di felicità e di gioia e al giorno d’oggi sono diventati veri e proprio oggetti cult.

La Storia

“Nel 198x, venne scoperta una nuova forma di energia “cento volte più forte dell’energia atomica” essa vene chiamata “Frizon”, dieci anni dopo nel 199x le nazioni della Terra si sono unificate in cinque gruppi coordinati del blocco europeo, denominato “Rand-Masters”, ma la pace raggiunta venne violentemente scossa dai terribili attacchi dell’Impero insettoide Warda, il cui unico scopo è depredare ogni fonte di energia nell’universo. Per contrastare gli attacchi alieni, un gruppo di coraggiosi i Dianauti combattono il nemico a bordo dei loro avveniristici mezzi, al comando del Diaclone il Grande”.

La linea “nostalgica” di giocattoli che voglio introdurre oggi è quella di “Diaclone il Grande”.  Realizzata dall’azienda di giocattoli giapponese Takara nei primi anni ottanta e distribuita quasi in contemporanea in Italia dalla GiG, la serie Diaclone era composta da un vario assortimento di mezzi e veicoli, comprensivi anche di piloti.

Il bello di questa linea di giocattoli, non era solo il loro design vario e fantascientifico, ma che all’interno di ogni confezione vi era un piccolo libretto illustrato con una storia creata apposta per spiegare le “origini” del Diaclone e dei loro nemici, in pratica questa era una linea di giocattoli con una trama fatta e finita, e quando si giocava, almeno parlo per me, ci si divertiva a inventare mitici scontri tra le due fazioni.

Questi giocattoli erano realizzati in metallo e plastica che li rendevano abbastanza robusti da poter resistere a molti urti, in più molti di essi avevano una funzione a molla che rendeva il giocattolo più dinamico, i piloti denominati “Dianauti” erano anch’essi realizzati a metà tra metallo e plastica e il volto riproduceva fattezze umane. Erano in vari colori e ai piedi dei piloti vi erano dei magneti, così che essi potevano essere attaccati alle parti in metallo dei veicoli da combattimento.

Vennero in seguito realizzati dei veicoli trasformabili in robot, con sempre annessi i piloti, alcuni di essi erano delle automobili e degli aerei da combattimento, altri invece erano dei dinosauri trasformabili sempre in robot, a differenza della serie originale Diaclone, quest’ultimi a parte i dinosauri, riproducevano veicoli veramente esistenti, come la Lancia Stratos, la Fairlady, l F-15 Eagle, infatti è da questa linea che prese il via la serie dei Transformers.

Qui di seguito la descrizione di uno questi spettacolari veicoli:

DIACLONE il GRANDE

È il centro di comando mobile delle forze Dianauti, un enorme robot, che si trasforma in base mobile e grazie ai cingoli posti nei piedi, può spostarsi senza sforzo. Il pettorale centrale si apre rivelando all’interno del Diaclone un centro di comando dove alloggiano i piloti ed è pieno di spettacolari dettagli molto particolareggiati. Ad arricchire il tutto, vi sono tutta una serie di accessori, armi e veicoli di supporto.

 

 

Negli ultimi anni la Tomy Takara ha realizzato un reboot, che pur modernizzando il design, ha mantenuto integra la storia e il fascino che la serie Diaclone aveva in quegli anni.

Ecco qui uno dei tanti video promozionali del reboot

 

 

 

 

Marco Giovanni Lupani

Marco Giovanni Lupani

grande appassionato di cinema di fantascienza, fantasy, horror e Trash. Interessato anche ai fumetti di ogni genere dai comics ai manga a quelli d'autore. Cosplayer della vecchia guardia dagli anni 90
intrigato da ogni cosa che possa stimolare la sua curiosità

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