La mostra, promossa dalla Provincia di Roma, è curata da Vincenzo Mollica in collaborazione con la casa editrice Astorina. L’organizzazione è di CIVITA. Il percorso della mostra a Palazzo Incontro. L’esposizione esordisce, al piano terreno, con la mostra STORIA DI UNA STORIA che illustra, in una spettacolare scenografia, le varie fasi di realizzazione di un albo a fumetti, dal soggetto originale sino al momento della stampa. Accanto, in una saletta dedicata, viene proiettato il documentario Le sorelle Diabolike dedicato alla vita di Angela e Luciana Giussani, creatrici di Diabolik. Salendo al secondo piano, accompagnati dall’inquietante presenza del Genio del Crimine, si incontra EVA KANT PRIMADONNA: una serie di pannelli dedicati alla degna compagna del grande criminale.
Due sale sono poi riservate ai famosi “trucchi” di Diabolik che, da sempre, garantiscono il successo delle sue imprese… e delle sue fughe. La mostra DIABOLIK TRA SCIENZA E FANTASCIENZA non si limita infatti a illustrare le sue geniali invenzioni ma le presenta “fisicamente” in una serie di modelli e ricostruzioni in scala. L’esposizione continua con UNA VITA IN NERO, che ricostruisce la storia della Casa Editrice Astorina, mentre DUE CONTRO TUTTI illustra il complesso quanto inossidabile rapporto che lega i due più famosi ladri della storia del fumetto. Il terzo piano, infine, ospita DIABOLIK AL MURO, una grande raccolta di manifesti dedicati al personaggio nelle più diverse occasioni: dal film di Mario Bava del 1967 ai cartoni animati del 1998; dagli eventi promozionali alle recenti iniziative editoriali. Ma le stesse sale ospitano anche, in diverse bacheche, una vasta selezione di volumi, cimeli e gadget “griffati” Diabolik, alcuni dei quali sono disponibili presso il BookShop situato in apertura di quest’ultima mostra.
Quella che ci viene raccontata in questa mostra è una singolare storia italiana. Una storia di creatività artistica e narrativa, nata ormai quasi cinquant’anni fa dalla matita e dall’intuito di due sorelle milanesi. La storia di un fenomeno di costume e di una scommessa editoriale che ha saputo superare i limiti di un successo effimero, divertendo e appassionando generazioni di padri e di figli. Perché una mostra dedicata a un fumetto? Perché, nel successo di un genere, c’è la forza di un modo di raccontare per parole ed immagini che ha segnato la società di massa, alimentando nuovi miti e creando nuovi eroi. E che oggi, travolgendo i confini di un genere erroneamente considerato minore, si mostra nella sua natura di nuovo romanzo popolare, patrimonio immaginario della contemporaneità. Attraverso immagini, gadget e pezzi da collezione, questa mostra, si rivolge ad un pubblico di appassionati o di semplici curiosi, per svelarci i segreti di questo successo.Con la mostra dedicata a Diabolik, Palazzo Incontro consolida la sua vocazione ad ospitare le forme artistiche più diverse e innovative, le espressioni più originali ed attuali della creatività. Uno spazio delle idee nel cuore di Roma. Un luogo di incontro, di divertimento e di conoscenza aperto a tutti i cittadini.
Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma: Con gli anni mi sono fatto la convinzione che Diabolik, Eva e Ginko sono la stessa persona, una e trina, perchè è impossibile pensare ad uno di questi tre elementi senza l’altro. Sarebbe come pensare alla terra senza l’aria, l’acqua e il fuoco. Le loro storie non avrebbero motivo di esistere senza uno di questi tre elementi. Diabolikamente, ma soprattutto per le loro diabolike menti, ci troviamo tutte le volte come calamitati dalle loro avventure, ipnotizzati dai loro sguardi che le sorelle Giussani, creatrici di un infinito romanzo universale e popolare che ogni mese si rinnova, hanno voluto misterioso e fascinoso insieme. Perfino gli occhi dei nostri tre eroi sono simili: limpidi e cupi, pronti per affrontare tutte le sorprese che la vita non ci risparmia, nel bene e nel male, nel diaboliko gioco che tutto ribalta. Se mai potessimo infilarci nelle loro storie vorremmo vivere perennemente in quei notturni, più che paesaggi sono stati d’animo, che regalano pace e inquietudine, in un raro equilibrio in cui tutti i nodi si sciolgono per navigare in libertà come in un oceano capovolto, in cui tutto quello che era sott’acqua naviga nell’aria, ovviamente e diabolikamente solo di notte. La diabolika trinità tutte le volte ci accoglie come un porto sicuro, le vignette delle storie sono come i mattoni di una casa che ha solide fondamenta, non ci si perde mai nelle avventure di Diabolik, anche senza bussola la strada maestra si ritrova sempre come un buon bagno caldo. Mi piacerebbe che prima o poi venisse istituito un diaboliko pronto soccorso per anime ambulanti, accolte con garbo dalla diabolica trinità con queste parole: “raccontaci la tua storia ragazzo (i fumetti ci regalano questa eterna condizione), che al resto ci pensiamo noi”.
Vincenzo Mollica, curatore della mostra: Quando, nel 1962, Angela e Luciana Giussani diedero vita a Diabolik, mai avrebbero ipotizzato che, quasi cinquant’anni dopo, il loro personaggio sarebbe stato ancora vivo e vitale. Il primo fumetto rivolto a un pubblico adulto, il primo dedicato ad un antieroe, il primo con un cattivo vincente, il primo a fare scandalo… Diabolik, nel corso degli anni è entrato a far parte dell’immaginario collettivo degli italiani, e non solo dei suoi lettori. Questo fumetto ha subito, nel corso degli anni, lente ma costanti trasformazioni, la sua personalità si è arricchita di innumerevoli sfaccettature, il suo rapporto con Eva Kant si è evoluto e consolidato, persino il suo modo di essere criminale si è adeguato ai tempi.
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