Ciao tavolisti, qui lo Chef Ludico che parla — grembiule, meeple in tasca e una debolezza cronica per i giochi a movimento nascosto. Oggi vi porto in un viaggio che profuma di nebbia sui ponti ferroviari, carrozze che sfrecciano nella notte e valigette piene di gioielli d’altri tempi. Detectives vs Criminals di Dam Things è il protagonista del nostro nuovo gameplay settimanale: un titolo competitivo e asimmetrico che mette due squadre l’una contro l’altra in una danza di deduzione, bluff e pianificazione chirurgica. Da una parte i Detective, che ricostruiscono piste, dirigono gli Agenti e stringono la morsa sugli indizi; dall’altra i Criminali, che scivolano nell’ombra proteggendosi con scagnozzi leali mentre tentano colpi leggendari in giro per l’Europa del primo ’900. Se vi piace l’adrenalina dei giochi alla Scotland Yard o le mind-games di Whitehall Mystery ma volete una produzione moderna, un respiro narrativo cinematografico e — soprattutto — una linea di espansioni tematiche che abbraccia Sherlock Holmes e Dracula, questo è il posto giusto. E sì: la campagna Gamefound è già finanziata con il 159% dell’obiettivo, oltre 39.800 euro promessi da più di 400 sostenitori e poco meno di due settimane alla chiusura. La caccia è aperta, e ogni mossa conta.
L’Europa come scacchiera vivente: come funziona il cuore del gioco
Il core di Detectives vs Criminals vive su una mappa dell’Europa fin-de-siècle, densa di collegamenti ferroviari, porti e crocevia commerciali. I Criminali muovono nascosti, annotando in segreto le città attraversate e scegliendo quando far agire gli Scagnozzi per coprire piste, creare depistaggi e guadagnare tempo. I Detective giocano “a viso aperto”, ma compensano con controllo del territorio e gestione dell’informazione: coordinarli significa indirizzare gli Agenti, raccogliere Indizi credibili, stringere trappole, incrociare deduzioni e — quando è il momento — stringere le manette con una mossa d’arresto al millimetro.
Meccanicamente è un’asimmetria elegante: i Criminali pensano in termini di traiettorie ottimali e “rumore” da generare sul tabellone; i Detective impostano la loro partita come un’indagine corale, valutando i tempi prima ancora degli spazi. La tensione cresce giro dopo giro perché il bottino non aspetta: tesori iconici come la spada di Napoleone o i lingotti dell’Orient Express non restano a lungo indifesi.
Nel roster troviamo personaggi carismatici già pronti a diventare i vostri main: il mago Zoltan Kovacs e la zoologa Naira Nandez tra i Criminali, l’ex commissario Zac Clifford e l’archeologa Sofia Ioannidis tra i Detective. Le abilità vi invitano a giocare “di ruolo”, spingendo la squadra verso piani coerenti con il profilo scelto. La scalata della difficoltà è pulita, la durata media di 90 minuti tiene agganciato il tavolo senza trascinarsi, e la scala 1–5 giocatori strizza l’occhio anche alla modalità solitario, perfetta per studiare linee e contro-linee quando vi prude la voglia di un colpo “alla Moriarty” pure a notte fonda.
Espansioni che cambiano il meta: Dracula e Sherlock Holmes
La vera magia, però, sta nel modo in cui le espansioni ribaltano le priorità tattiche.
L’Oscurità di Dracula trasforma l’inseguimento in una lotta contro il tempo: Dracula si muove nell’ombra e crea Servi nelle città infestate, seminando panico e rallentando i Cacciatori. Con l’azione Creare Tane aumenta le azioni per turno, spalancando spirali di minacce in più punti della mappa. I Cacciatori reagiscono con la raccolta delle Reliquie — Aglio, Croce, Acqua Santa, Specchio, Paletto e Ostia — che diventano il grilletto probabilistico per ferire davvero il Vampiro con il dado speciale. Ogni scontro è un azzardo misurato: colpisci il Signore delle Tenebre, ma rischi morsi, dispersione e — soprattutto — l’avanzata dell’Oscurità verso la Croce di Sangue, la condizione di vittoria di Dracula. Narrativamente è puro gotico; sul tavolo è pressure management allo stato brado.
Sherlock Holmes — Alta Tensione introduce una mappa mentale ancora diversa: un giocatore veste i panni di Moriarty, che piazza bombe in Aree strategiche per far salire la Tensione e manipolare l’economia europea. Ogni esplosione cambia lo “stato” della regione, innesca nuove priorità e costringe la squadra di Holmes a una copertura proattiva del territorio. Le nuove Carte Azione Speciale sono persistenti, non one-shot, e compensano l’informazione nascosta con strumenti tattici profondi, sia lato Detective sia lato Criminali. Risultato: un meta in continua metamorfosi, con partite che raccontano storie radicalmente diverse pur partendo dalla stessa ossatura.
A margine fa capolino anche Rain & Fog, pensata per arricchire ulteriormente atmosfera e variabilità climatica e urbana; qui il controllo della visibilità e dei percorsi diventa parte del puzzle, perfetta per chi ama scenari “alla Jack lo Squartatore” sospesi tra boulevard e vicoli bagnati.
Produzione, arte e “dietro le quinte”: quando il tema non è solo vernice
Sui materiali, Dam Things non gioca di rimessa. La direzione artistica di Paveway Studios fa un lavoro spettacolare nel dare peso visivo ai personaggi e leggibilità alle mappe, con un tratto che sposa il gusto “poster cinematografico” a palette crepuscolari. Le interviste dietro le quinte al game designer Luca Maragno e all’illustratore Luca Naldini raccontano bene l’ossessione per il dettaglio: dalla nascita dell’idea di un hidden movement “pop” ma profondo ai mille micro-tuning di bilanciamento tra scelte dei Detective e strumenti “sporchi” dei Criminali. È quel tipo di produzione che, appena appare sul tavolo, fa voltare gli amici in ludoteca.
Community, contest e hype generation: #DvCstories
La campagna non è solo pledge e stretch goal: è community design. Il contest #DvCstories invita i giocatori a inventare background e missioni per i personaggi, con in palio un Investigation Pledge e — soprattutto — la possibilità di entrare nei credits ufficiali. Ogni dieci storie condivise, un nuovo stretch goal si avvicina. È un modo furbo per legare la community al mondo di gioco e, sì, per generare quell’hype buono che trasforma i semplici sostenitori in ambasciatori.
Campagna Gamefound: stato, pledge e stretch goal che cambiano la partita
Al momento in cui scrivo, Detectives vs Criminals è finanziato al 159% con circa 39.817 € e 405 backer, con 11 giorni al termine. La curva di sblocco è in piena corsa: 9 su 15 stretch goal già centrati e una scaletta che fa gola — dalle Carte Azione Speciale esclusive alle Schede Personaggio Deluxe, dalla Sacca Segnalini Città Deluxe alle Matite brandizzate, fino a nuovi Personaggi come Mycroft Holmes e Dr. Seward. All’orizzonte si intravedono upgrade del Core Game come la Mini Mappa Criminali Deluxe e, lato espansioni, chicche dedicate a Sherlock Holmes — Alta Tensione e a Dracula.
I pledge coprono tutti i profili di acquisto. L’Investigation Pledge è il modo più economico per portarvi a casa il gioco base; l’Heist Pledge impacchetta il core con le espansioni di punta e, in alcune finestre, ha incluso bonus come Alta Tensione o L’Oscurità di Dracula; esiste anche un Big Score Pledge pensato per gruppi e rivenditori. La consegna stimata è fissata per settembre/autunno 2026 e la localizzazione inglese/italiano è confermata, con un linguaggio di gioco quasi indipendente che rende l’ergonomia al tavolo amichevole anche a chi non è un drago con le regole in lingua. Nota di serietà che apprezzo: la campagna aderisce al programma Stable Pledge per la gestione trasparente di rimborsi in caso di significative variazioni di costo post-campagna.
Per chi è (e perché portarlo in tavola subito)
Se ami i giochi di deduzione con movimento nascosto e vuoi un titolo che cresca con te grazie a espansioni che cambiano davvero il ritmo delle partite, Detectives vs Criminals entra senza forzature nella tua top-shelf. Funziona con gruppi competitivi che si divertono a leggere l’avversario, ma regge anche serate più narrative, dove ci si gode la regia dell’Europa a inizio Novecento e il gusto pulp di colpi e controcolpi. La modalità solitario è la ciliegina: ottima per studiare pattern e affinare il “tatto” delle scelte anche quando il party non è al completo.
L’ho detto e lo ripeto: nei giochi a informazione asimmetrica, il tempo è il vero boss finale. Detectives vs Criminals lo mette al centro con eleganza, stratificando scelte e controscelte in una narrazione che non stanca. Le due anime — deduzione e colpo di scena — dialogano bene, e le espansioni Dracula e Sherlock danno quell’impronta autoriale che distingue i progetti con visione dai semplici “più dello stesso”.Se volete provarlo “a caldo” e sostenere una produzione che parla la nostra lingua, date un’occhiata alla campagna, spulciate gli aggiornamenti, provate la preview del regolamento e scegliete il pledge che vi veste meglio. Trovate tutto qui: Gamefound – Detectives vs Criminals. E poi tornate a raccontarmi nei commenti da che parte state: manette o passamontagna? Io, da bravo Chef, tengo il mestolo in una mano e la lente nell’altra. Ci vediamo al tavolo.











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