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Il mercato dei videogiochi fisici al tramonto: l’impatto delle politiche di Trump

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe aver assestato un ulteriore colpo al già traballante mercato dei videogiochi in formato fisico. Il 2024 si è distinto come un anno cruciale per l’industria videoludica, con un netto declino delle vendite fisiche e una crescita apparentemente inarrestabile del mercato digitale. Tuttavia, le nuove tariffe doganali introdotte dall’amministrazione Trump potrebbero accelerare questa transizione e trasformare ulteriormente il panorama del settore.

Viviamo in un’epoca in cui il digitale domina incontrastato. Con piattaforme come Steam, PlayStation Store e Xbox Store, acquistare giochi è diventato un processo immediato e accessibile, reso ancora più allettante da offerte stagionali e promozioni. I servizi di abbonamento, come Xbox Game Pass e PlayStation Plus, offrono interi cataloghi di giochi a prezzi mensili contenuti, rendendo sempre più marginale il tradizionale acquisto di un titolo fisico. Anche le console moderne hanno contribuito a ridurre l’attrattiva del formato fisico. L’installazione obbligatoria dei dati su disco rigido e gli aggiornamenti continui hanno eliminato i vantaggi principali dei dischi. Inoltre, il lancio di console come PlayStation 5 Digital Edition e Xbox Series S, prive di lettore ottico, evidenzia come il futuro del gaming sia orientato al digitale.

Nonostante il declino generale, Nintendo Switch continua a registrare vendite fisiche significative, con una quota del 65% delle copie vendute ancora in formato fisico. Questo è attribuibile alla natura del pubblico di Nintendo, composto principalmente da famiglie e giovani giocatori, meno propensi ad abbracciare il digitale rispetto agli utenti di PlayStation e Xbox. Tuttavia, con l’avanzare delle generazioni digitali, anche questo baluardo potrebbe cadere.

L’impatto delle politiche di Trump

L’introduzione di nuove tariffe doganali del 25% sulle importazioni dal Messico potrebbe avere un effetto devastante sul mercato dei videogiochi fisici negli Stati Uniti. Gran parte della produzione di dischi avviene proprio in Messico, rendendo il settore particolarmente vulnerabile. Secondo Mat Piscatella, analista di Circana, queste misure potrebbero portare a una significativa riduzione delle uscite in formato fisico. I costi aggiuntivi si rifletterebbero inevitabilmente sui consumatori, con un aumento dei prezzi sia per i giochi fisici che per quelli digitali, per mantenere una parità di mercato.

Trasferire la produzione negli Stati Uniti per evitare i dazi non sembra essere una soluzione praticabile. La spesa annuale per i giochi fisici è già dimezzata rispetto al 2021, rendendo difficile giustificare investimenti significativi in nuove infrastrutture. Inoltre, i costi di produzione interni risulterebbero comunque più elevati rispetto a quelli messicani, annullando qualsiasi vantaggio economico.

Un mercato in trasformazione

Mentre il formato fisico continua a perdere terreno, il mercato digitale registra una crescita costante, trainato principalmente dagli abbonamenti (+12% nel 2024) e dal settore mobile (+2,6%). Tuttavia, esiste ancora una nicchia di appassionati che considera il formato fisico un oggetto di valore collezionistico o un mezzo per risparmiare grazie al mercato dell’usato. L’aumento dei prezzi, però, non è una questione esclusiva delle politiche di Trump. Il CEO di Epyllion, Matthew Ball, sottolinea come il prezzo dei giochi sia rimasto relativamente stabile per decenni, nonostante l’aumento dei costi di sviluppo. Titoli di prossima uscita, come “Grand Theft Auto 6”, potrebbero stabilire nuovi standard di prezzo, riflettendo una realtà economica ormai inevitabile.

Il ritorno di Trump alla presidenza potrebbe accelerare la fine del mercato dei videogiochi fisici, ma questa trasformazione era già in atto. Le nuove tariffe doganali rappresentano solo un ulteriore tassello in un mosaico più ampio, dominato dall’avanzata inarrestabile del digitale. Il futuro del gaming è ormai chiaramente orientato verso un ecosistema sempre più virtuale, dove comodità e accessibilità continuano a dettare le regole del gioco. Resta da vedere se il formato fisico riuscirà a sopravvivere come nicchia collezionistica o se svanirà del tutto nell’oblio dell’innovazione tecnologica.

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