CorriereNerd.it

Death Stranding diventa anime: il sogno cinematografico di Hideo Kojima si espande nell’animazione

Ragazzi, tenetevi forte. Smettete di consegnare pacchi nel vuoto cosmico per un secondo, perché questa notizia è una bomba atomica nucleare lanciata direttamente da Hideo Kojima in persona: Death Stranding diventerà un anime. No, non è uno scherzo. Non è un sogno lucido. Non è nemmeno una strana side quest di Deadman. È tutto vero, e arriva dritto da un’intervista su Vogue Japan. Avete capito bene, VOGUE. Il mondo è cambiato e noi ci viviamo dentro. Durante questa chiacchierata che già da sola potrebbe essere scolpita nella storia del gaming, Kojima ha sganciato la notizia con la naturalezza di chi sta ordinando un caffè. Mentre parlava del progetto del film live-action di Death Stranding in collaborazione con gli adorati folli di A24 (sì, proprio loro, quelli che ci hanno dato gioielli psichedelici come Everything Everywhere All at Once), ha buttato lì un “ah sì, stiamo lavorando anche a un anime”. Così. Come se fosse la cosa più normale del mondo. Death Stranding anime. Ancora non riesco a scriverlo senza ridere/commuovermi/agitarmi come un BT quando ti sente respirare.

La cosa incredibile è che questa mossa non è solo fan service. Non è una di quelle trovate per vendere due magliette in più o per far parlare un po’ i forum. No, qui c’è dietro un piano. Un piano grande, enorme, che parte da un’idea chiara e visionaria: unire videogiochi e cinema fino a renderli indistinguibili. Kojima vuole che chi guarda Death Stranding, sia esso un gioco, un film o un anime, si trovi a chiedersi “ma… cosa sto guardando esattamente?”. Vuole che l’esperienza sia totale, fluida, una fusione perfetta di media, dove la narrazione non ha confini.

E in questo contesto, l’anime è il passo perfetto. Perché con l’animazione giapponese puoi fare di tutto. Puoi esplorare dimensioni oniriche, amplificare i simbolismi, spingerti nei meandri più oscuri dell’anima umana. E sappiamo tutti che Death Stranding è tutto questo e pure di più. Cavi ombelicali, piogge temporali, fantasmi inquietanti e postini depressi: è materiale perfetto per diventare un capolavoro animato da culto.

Non sappiamo ancora nulla su chi lo stia producendo, chi ci lavorerà o quando uscirà. Ma sinceramente, non ci interessa nemmeno. Il fatto stesso che esista, che stia accadendo, è già abbastanza per mandarci in cortocircuito neuronale. Già immagino un opening epico, magari con un brano nuovo di Low Roar (RIP), e un’estetica da far impallidire perfino Akira. Se poi ci mettono dentro anche solo un accenno alla backstory di Higgs o un episodio tutto su Fragile che corre sotto la cronopioggia, potete pure venire a raccogliermi col BB, perché sarò morto di hype.

E non dimentichiamoci che, nel frattempo, Kojima sta anche lavorando al film live-action e a quel misterioso progetto chiamato Physint, che a quanto pare non vedremo prima del 2030. Ma intanto, c’è Death Stranding 2 che bussa alla porta. Insomma, il nostro caro zio Hideo non dorme mai, e noi nemmeno, perché ogni cosa che tocca si trasforma in un delirio geniale di storytelling, metanarrazione e cinema interattivo.

Quindi adesso la palla passa a voi, viandanti solitari dell’America fratturata: cosa ne pensate? Siete pronti a vedere Sam e soci trasformati in personaggi anime? Vorreste che la storia seguisse il gioco o che esplorasse nuove vie, magari con personaggi inediti e trame parallele?

Redazione

Redazione

C'è un mondo intero, c'è cultura, c'è Sapere, ci sono decine di migliaia di appassionati che, come noi, vogliono crescere senza però abbandonare il
sorriso e la capacità di sognare.

Satyrnet.it vuole aiutare tutti gli appassionati che si definiscono "NERD"
a comunicare le proprie iniziative e i propri eventi: se volete inviare il
vostro contenuto per una pronta condivisione sul nostro network, l'indirizzo è press@satyrnet.it !
Aspettiamo le vostre idee!

Aggiungi commento

Seguici sui social