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“Dangerous Animals”: squali, follia e sopravvivenza nell’horror australiano che scuote Cannes

Nel vasto oceano dei film horror, ogni tanto emerge una creatura inattesa, affilata come un amo e affamata come uno squalo. Dangerous Animals, il nuovo survival horror australiano diretto da Sean Byrne, è esattamente questo: un predatore cinematografico che nuota controcorrente, deciso a lasciare il segno nelle profondità del genere. Presentato in anteprima mondiale il 17 maggio 2025 nella prestigiosa sezione Quinzaine des Cinéastes del Festival di Cannes, questo film si candida a diventare un cult istantaneo tra gli appassionati del brivido. Dietro la macchina da presa troviamo proprio Sean Byrne, autore di The Loved Ones e The Devil’s Candy, due piccoli gioielli del cinema horror indipendente. Stavolta, Byrne ci porta nelle acque infide della Gold Coast australiana per raccontare una storia disturbante che mescola tensione psicologica, paure primordiali e un’estetica che richiama i grandi classici del survival anni ’70 e ’80, ma con un taglio moderno e spietatamente originale.

Una surfista contro gli abissi della follia

La protagonista di Dangerous Animals è Zephyr, interpretata da Hassie Harrison, già nota al pubblico nerd per il suo ruolo nella serie cult Yellowstone. Zephyr è una surfista libera, selvaggia e intraprendente, ma la sua avventura si trasforma in un incubo quando viene rapita da un serial killer apparentemente ossessionato dalla catena alimentare della natura. L’uomo, interpretato da un inquietante Jai Courtney, vuole offrirla in sacrificio agli squali. Non per vendetta. Non per soldi. Ma per un macabro rituale che sembra voler ristabilire una misteriosa gerarchia naturale.

La tensione è palpabile, il pericolo costante, e ogni inquadratura trabocca di angoscia. Non c’è scampo: Zephyr è sola, chiusa in una cabina mentre le onde si infrangono contro lo scafo della barca. Dall’altra parte della porta, la voce calma ma disturbante del suo aguzzino la inchioda con frasi come “Le persone non capiscono la gerarchia degli animali in questo mondo”. Intanto, Moses – l’amante della ragazza, interpretato da Josh Heuston – si lancia in un’improbabile missione di salvataggio che lo porterà a confrontarsi con l’abisso della follia umana e con predatori ben più letali degli squali.

Un cast affamato di sangue e gloria

A dare corpo e anima a questo incubo ci pensa un cast solido e ben assortito. Oltre a Harrison e Heuston (già visto in Thor: Love and Thunder e nella serie Dune: Prophecy), troviamo un Jai Courtney che si scrolla di dosso definitivamente il ruolo del “bad guy da blockbuster” per calarsi nei panni di un villain disturbato, complesso, per certi versi anche filosofico nella sua ossessione. Dopo Suicide Squad e Terminator Genisys, Courtney dimostra finalmente una versatilità che gli era stata finora un po’ negata. Accanto a loro, completano il cast Ella Newton, Rob Carlton e Liam Greinke, che contribuiscono a costruire un microcosmo di tensione e paranoia.

Produzione e distribuzione: uno squalo che punta al mercato internazionale

Il film, scritto da Nick Lepard, ha trovato la sua spinta propulsiva al Marché du Film di Cannes 2024, dove è stato presentato da Mister Smith Entertainment. Le riprese si sono svolte nella spettacolare, ma insidiosa, Gold Coast del Queensland, in Australia, con un impatto economico significativo sulla regione: oltre 10,7 milioni di dollari australiani investiti. Ma la vera notizia è che Dangerous Animals rappresenta il primo film australiano a essere selezionato nella Quinzaine des Cinéastes di Cannes dal 2014, quando fu la volta di These Final Hours di Zak Hilditch. Un traguardo che testimonia non solo l’interesse crescente verso il nuovo cinema horror australiano, ma anche il valore artistico di un’opera capace di unire suspense, critica sociale e un’originalità visiva rara nel panorama contemporaneo. La distribuzione americana sarà curata da IFC Films e Shudder, il che fa presagire una diffusione significativa anche nel circuito streaming. L’uscita nelle sale statunitensi è fissata per il 6 giugno 2025, e si prevede che a ruota seguiranno le release europee.

Non è il solito film di squali

Chi pensa di trovarsi di fronte a un altro Sharknado o a una copia carbone di The Shallows, sarà smentito fin dai primi minuti. Dangerous Animals non ha l’obiettivo di spaventare con salti sulla sedia o attacchi improvvisi, ma piuttosto quello di insinuare nel pubblico un’angoscia persistente. Gli squali non sono solo mostri marini: diventano simboli, proiezioni di un’umanità che ha perso il contatto con la natura e i suoi ritmi. In questa lettura, la figura del killer non è più un semplice psicopatico, ma una sorta di sacerdote oscuro, deciso a ripristinare un ordine naturale andato perduto.

Il risultato è un film inquietante, filosofico e viscerale, in cui la violenza non è mai gratuita ma parte integrante di un discorso più ampio sulla predazione, il dominio e l’istinto di sopravvivenza.


Che ne pensate di questo nuovo thriller australiano? Siete pronti a tuffarvi nelle acque torbide di Dangerous Animals? Fateci sapere nei commenti se il trailer vi ha già fatto venire i brividi e se vi piacciono i film horror che mischiano tensione, critica sociale e un pizzico di filosofia dark. Condividete questo articolo sui vostri social per scatenare il dibattito tra appassionati e fateci sapere: voi, sareste in grado di sopravvivere a un incubo così?

Redazione

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