Nel cuore delle Alpi, dove i paesaggi si intrecciano con storie di epoche lontane, si erge il maestoso . Questa fortificazione, che domina l’Alta Valsugana dall’alto del colle Tegazzo, non è solo un simbolo architettonico della storia medievale, ma anche un custode di leggende che continuano a far sognare e tremare. Tra le storie che avvolgono le sue antiche mura, quella della Dama Bianca si staglia come un apparente dramma intriso di mistero e malinconia.
Secondo la tradizione, una bellissima donna, la cui vita fu segnata da una tragica violenza, sarebbe intrappolata tra le stanze del castello, avvolta da un’aura di tristezza che la rende eterna. Si narra che questa dama, una volta moglie di un capitano tirannico, vaghi ancora oggi nel castello, la sua figura candida e eterea in contrasto con la brutalità del marito. La leggenda la descrive con capelli dorati come il sole, una pelle pallida come l’orchidea, e occhi profondi che parlano di una bellezza perduta e di un’umanità calpestata.
Il castello, eretto secoli fa, è considerato un esempio tipico di architettura militare gotica, con una posizione strategica che dominava le vie di comunicazione tra il Veneto e il Trentino. Questa fortificazione, la cui storia risale a epoche antiche – si pensa addirittura a un castelliere preromano – ha visto passare secoli di guerre, intrighi e conquiste. Ma è la storia di una donna, e non di un guerriero, a dare vita alla sua leggenda.
Nel medioevo, il piccolo borgo di Pergine era oppresso da un capitano la cui brama di potere portava miseria alla popolazione. Questo tiranno, capace di trattare i suoi sudditi con crudeltà, riservava alla moglie un trattamento che nulla aveva da invidiare a quello riservato ai suoi nemici. Prigioniera nelle mura del castello, la donna desiderava ardentemente la libertà, un desiderio che le veniva negato anche nelle più piccole cose, come una passeggiata all’aria aperta.
La sua bellezza, un tempo motivo di vanto, divenne un marchio di sofferenza. Le rare uscite con la sua dama di compagnia si trasformavano in momenti di tormento, poiché la signora del castello non poteva sfuggire all’ombra del marito violento. La solitudine e la malinconia si impadronirono di lei, mentre il suo spirito libero veniva soffocato dall’oppressione. Nelle notti di luna piena, il suo cuore si riempiva di un oscuro desiderio di libertà, un’idea che crebbe in lei come un urlo silenzioso.
E così, in un angolo segreto del castello, pianificò la sua fuga. Con l’aiuto della sua damigella, decise di compiere l’atto estremo, un gesto di ribellione contro la vita che le era stata imposta. La notte in cui il cielo brillava di una luce argentata, la donna si avventurò nel cortile, pronta a mettere in atto il suo piano. Ma il destino, crudele come sempre, aveva in serbo per lei un finale diverso da quello sperato.
Le cronache narrano che il capitano tornò inaspettatamente, cogliendo la moglie in flagrante. In un impeto di gelosia e furia, la sua vita si spense sotto le sue stesse mani. E così, la donna che un tempo amava danzare tra i fiori e dipingere il mondo con i colori della libertà, trovò la morte tra le mura del castello che le avevano rubato la vita.
Da quel giorno, si narra che lo spirito della Dama Bianca vaghi senza pace tra le stanze e i corridoi di Castel Pergine, un’ombra bianca che si muove silenziosa tra i ricordi di un amore spezzato e una vita negata. Coloro che osano visitare il castello raccontano di apparizioni spettrali e sussurri nel vento, segni di una presenza inquieta che cerca giustizia e serenità.
Castel Pergine non è solo un luogo da visitare, ma un portale verso un passato intriso di emozioni forti, un richiamo a non dimenticare le storie di chi ha vissuto e amato in tempi lontani. La leggenda della Dama Bianca, con il suo mix di bellezza e dolore, continua a vivere nella memoria collettiva, rendendo questo castello non solo una fortificazione, ma un luogo di racconti e leggende, un tesoro di storie da raccontare e riscoprire. Chiunque abbia il coraggio di esplorare le sue mura potrebbe ritrovarsi avvolto da un’atmosfera magica, dove il tempo sembra essersi fermato, e la storia della Dama Bianca continua a echeggiare tra le rocce e i sussurri del vento.
Aggiungi commento