Go Nagai ha basato Cutie Honey su due classiche opere di supereroi, Nana-Iro Kamen (“la maschera dai sette colori”, 1959) e Rainbowman (Reinbōman, “l’uomo arcobaleno”, (1972), in cui compariva un supereroe con sette differenti forme (7-Color Mask aveva sette travestimenti e Rainbowman aveva sette differenti forme di superoina). Entrambe le opere erano state create da Yasunori Kawauchi (che creò anche la prima serie televisiva giapponese di supereroi, Moon Mask Rider, divenuta essa stessa un anime nel 1972 e che Nagai parodiò con Kekko Kamen).
Sebbene la protagonista principale sia un androide, è considerata un prototipo per i personaggi delle “eroine”, cioè ragazze che si trasformano grazie ad uno speciale potere: essendo un androide i poteri di Cutie Honey sono tecnologici piuttosto che magici o spirituali (nonostante in Cutie Honey F, l’adattamento anime shōjo del 1997-98, Honey Kisaragi si trasforma con mezzi magici). Nel film dal vivo Cutie Honey e nel suo adattamento animato Re: Cutie Honey, per esempio, i poteri di trasformazine di Honey provengono dal Sistema di Induzione Immaginario, abbreviato in I-system (la pronuncia inglese della lettera “I” è simile alla parola giapponese per amore (愛, ai?);
Nonostante gli elementi di nudità e sessualità la trasmissione originale del 1973-74 era comunque indirizzata ad un pubblico di tutte le età pur strizzando l’occhio alle femministe. Honey è, non a caso, seducente e maliziosa, spesso tenta i suoi amici maschi e prende in giro i suoi avversari in battaglia. Quando si trasforma in Cutie Honey, mostra per un breve momento le identità assunte in quel particolare episodio e quindi dichiara, «Ma la mia vera identità è…» prima di urlare «Honey Flash!» e trasformarsi. Queste dichiarazioni pre e post trasformazioni (così come la nudità durante le sequenze di trasformazione) sono da allora diventate comuni per altre maghette, come Sailor Moon e Wedding Peach. Ed infatti la struttura narrativa di Cutie Honey è considerata come quella base per i gruppi di eroine combattenti a seguire ed in particolare le versioni più «oscure» di quelle serie di eroine indirizzate ad un pubblico maschile, piuttosto che femminile. Nel corso degli annni Honey stessa è spesso parodiata e citata apertamente in molti manga ed anime, il più famoso dei quali è proprio Sailor Moon. Come Cutie Honey, Sailor Moon ha una tendenza a fare lunghi discorsi in modo divertente prima di un combattimento. Si tratta di un discorso in tre fasi, che riassume le forme alternative che Honey ha assunto nel corso dell’episodio e culmina nella sua trasformazione in Cutie Honey e nel suo annunciarsi come «Ai no Senshi! Cutie Honey!» (“La guerriera dell’Amore! Cutie Honey!”). È anche nota per i mostri attraenti, sebbene bizzarri, esclusivamente femminili che combatte (esattamente come accade in Sailor Moon).
Le sigle di Re: Cutie Honey sono cantate dalla famosa cantante Kumi Koda.
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