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Cuore di veleno: Kalynn Bayron reinventa Medea in un fantasy gotico queer tra magia botanica e misteri di famiglia

C’è un momento, nella vita di ogni nerd appassionato di fantasy, mitologia e rappresentazione inclusiva, in cui ci si imbatte in una storia che ti prende per mano, ti trascina tra le pagine e ti lascia lì, con il cuore che batte forte e il cervello in subbuglio, tra scienza, magia e mistero. Ecco, quel momento arriva con Cuore di veleno, il primo capitolo della nuova serie firmata da Kalynn Bayron, l’autrice best seller che ci aveva già stregato con Cenerentola è morta – un romanzo da mezzo milione di copie vendute in lingua inglese che ha riscritto le regole del fantasy young adult in chiave queer e potente.

Con Cuore di veleno (titolo originale This Poison Heart), Bayron ci regala una nuova epopea gotica che affonda le radici nel mito greco – con richiami diretti e potentissimi alla figura tragica e affascinante di Medea – e sboccia in un racconto originale, contemporaneo e profondamente queer, dove la Black girl magic incontra i segreti di famiglia, gli intrighi botanici e l’identità di genere raccontata con grazia e forza.

La protagonista si chiama Briseis – un nome che da solo evoca epopee epiche – ed è una ragazza con un dono incredibile: le basta toccare una pianta per farla crescere, fiorire, esplodere di vita. Ma come spesso accade nei migliori romanzi fantasy, questo potere è più una maledizione che una benedizione. È qualcosa che Bri nasconde, con timore e frustrazione, in una Brooklyn che non sa (o forse non vuole) vedere la magia che vive ai margini.

Tutto cambia quando una zia misteriosa – mai conosciuta prima – muore lasciandole in eredità una villa fatiscente nella campagna newyorkese. Così Bri, insieme alle sue due mamme (perché sì, Cuore di veleno è anche una bellissima storia familiare queer), lascia la città e si trasferisce in quella che inizialmente sembra la classica casa infestata da segreti e ombre del passato. Ma ciò che trova è molto più complesso e affascinante: un’antica farmacia nascosta tra le mura, lettere criptiche, leggende tramandate tra sussurri e silenzi, e un giardino misterioso, chiuso a chiave, dove crescono le piante più pericolose e velenose del mondo.

Questo giardino – un personaggio vero e proprio nel romanzo – è un luogo in cui la magia e la scienza si fondono, dove ogni fiore ha una storia da raccontare e ogni radice nasconde un enigma. Ed è lì che Bri comincia a capire che il suo potere non è un caso, ma parte di una lunga e intricata eredità.

Tra intrusi che si aggirano nei boschi, persone che bussano alla porta chiedendo pozioni e rimedi, e una ragazza misteriosa – Marie, splendida e sfuggente come una ninfa delle fiabe oscure – che sembra sapere molto di più di quanto lasci intendere, Bri si ritrova immersa in un mondo di misteri e scoperte, di pericoli e rivelazioni, dove ogni scelta è una radice che si dirama in mille direzioni.

Kalynn Bayron scrive con una prosa sontuosa, evocativa, che profuma di terra umida, di foglie appena spezzate, di pozioni proibite. Le sue descrizioni costruiscono un’atmosfera gotica, verdeggiante, rigogliosa come il giardino stesso. Ma ciò che colpisce davvero è la capacità dell’autrice di parlare a tutte le generazioni: Cuore di veleno è un romanzo young adult, sì, ma come i migliori fantasy è un’opera che non ha età, che parla di crescita, di identità, di scelta e di eredità.

E poi c’è la rappresentazione. Perché questo libro non è solo una bella storia. È un manifesto, un canto potente che celebra le QPOC (Queer People Of Color), le ragazze nere, le famiglie queer, le identità di genere fluide e complesse. Lo fa con naturalezza, con autenticità, senza forzature né didascalismi. Briseis è una nuova Medea, non tragica ma potente, determinata, viva. Una ragazza che vuole capire chi è, cosa può fare, e perché le sue mani fanno sbocciare fiori che avvelenano e curano allo stesso tempo.

In questo senso, Cuore di veleno si inserisce perfettamente nel filone di romanzi amati da chi legge Erin Doom, Leigh Bardugo o Colleen Hoover, ma ne ridefinisce i contorni, li spinge oltre, li tinge di nero e di verde, di ombre e luce. Bayron intreccia scienza e mitologia con una maestria rara, creando una narrazione accattivante, piena di dialoghi frizzanti e personaggi tridimensionali. Non c’è mai un momento di noia, mai un cliché che resta lì dov’è senza essere ribaltato, mai un’emozione che non sembri vera.

E quando arrivi all’ultima pagina, ti accorgi che Cuore di veleno ha fatto con te ciò che Briseis fa con le sue piante: ti ha toccato, e sei sbocciatə. Di meraviglia, di paura, di desiderio di sapere cosa succederà dopo.

Kalynn Bayron è tornata. E ha portato con sé un mondo nuovo da esplorare, in cui la mitologia si mescola alla biologia, i giardini sono scrigni di segreti, e le ragazze nere e queer possono essere dee, eroine, streghe, scienziate. Tutto insieme.

Hai già letto Cuore di veleno? Hai avuto anche tu la sensazione di essere avvolto dai suoi tralci, incapace di tornare indietro? Raccontacelo nei commenti e condividi l’articolo sui social per spargere un po’ di quella magia verde che, in fondo, tutti abbiamo dentro.

Enrico Ruocco

Enrico Ruocco

Figlio della GOLDRAKE generation, l’amore che avevo da bambino per il fumetto è stato prima stritolato dall’invasione degli ANIME, poi dall’avvento dei Blockbuster e annientato completamente dai giochi prima per PC e poi per CONSOLE.
In seguito con l’arrivo del nuovo millennio, il tanto temuto millennium bug , ha fatto riaffiorare in me una passione sopita soprattutto grazie ad INTERNET.
Era il 2000 quando finalmente in Italia internet diventava sempre più commerciale, ed io decisi di iniziare la mia avventura sul web creando il mio sito TUTTOCARTONI. Sito nato da una piccola ricerca fatta fra quello che “tirava” sul web e le mie passioni. Sappiamo bene cosa tira di più sul web … sinceramente non lo ritenni adatto a me, poi c’era lo sport, altra mia passione ma campo altamente minato. Infine c’erano i cartoon e i fumetti…beh qua mi sentivo preparato e soprattutto pensavo di trovare un mondo PACIFICO…
Man mano che passava il tempo l’interesse si spostava sempre più verso il fumetto, ed oggi, nel 2017, guardandomi indietro e senza vantarmi troppo posso considerarmi un blogger affermato e conosciuto, uno dei padri degli eventi salernitani dedicati al mondo del fumetto ma soprattutto lettore di COMICS di ogni genere.

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