Certe storie nascono con il fuoco dentro. Bruciano di un’urgenza che spinge gli autori a scriverle, i lettori ad amarla, e i produttori di Hollywood a lottare per portarle sul grande schermo. Children of Blood and Bone — in italiano “Figli di sangue e ossa” — è una di queste storie. Un romanzo fantasy giovane e potente, un grido di rivincita e di magia, che tra pochi anni si trasformerà in uno dei film più attesi della scena internazionale. Il 15 gennaio 2027, le luci delle sale IMAX si accenderanno sul regno incantato di Orïsha, un mondo ispirato alle leggende, ai riti e alla cultura dell’Africa occidentale. Sarà un viaggio epico fatto di incantesimi, battaglie e soprattutto di umanità. Alla regia troviamo Gina Prince-Bythewood, già acclamata per The Old Guard e The Woman King, pronta a guidarci attraverso questo universo straordinario.
Dalla penna di Tomi Adeyemi a una saga mondiale
Il progetto nasce dalla mente e dal cuore di Tomi Adeyemi, scrittrice nigeriano-americana, che ha impiegato ben 18 mesi e 45 stesure per completare il suo romanzo d’esordio. Pubblicato nel 2018, Children of Blood and Bone ha conquistato immediatamente la vetta del New York Times Best Seller list, diventando uno dei libri più importanti della narrativa young adult degli ultimi anni.
Ma non è solo un romanzo fantasy. Adeyemi ha tratto ispirazione da opere come Harry Potter e An Ember in the Ashes, intrecciandole con la spiritualità della mitologia Yoruba e con la dolorosa attualità delle violenze contro i neri americani. La storia della giovane eroina Zélie Adebola diventa così anche un potente commentario su oppressione, razzismo e schiavitù, un racconto di formazione in cui il riscatto personale si fonde con quello collettivo.
La storia ci trasporta in un regno dove un tempo la magia fluiva libera, viva come il battito della terra. Ma un re crudele l’ha cancellata, uccidendo i maji — la stirpe di maghi a cui apparteneva anche la madre di Zélie — e lasciando il popolo senza speranza. Zélie però non è disposta ad arrendersi. In compagnia della principessa ribelle Amari e del fratello Tzain, dovrà sfidare il destino e riportare la magia a Orïsha. Non mancheranno creature spaventose come i leoponari delle nevi e spiriti vendicativi, ma il pericolo più grande potrebbe risiedere proprio nel cuore della giovane protagonista, in bilico tra i suoi poteri e i sentimenti per il principe nemico.
Un cast stellare per un film evento
Quando un racconto ha la forza di Children of Blood and Bone, non sorprende che il cast scelto sia un vero concentrato di talento. Nei panni di Zélie troveremo Thuso Mbedu, straordinaria interprete di The Woman King e della serie La ferrovia sotterranea. Accanto a lei Amandla Stenberg darà volto e anima alla principessa Amari, mentre Damson Idris interpreterà il tormentato principe Inan. Tosin Cole sarà il fedele fratello Tzain.Ma le sorprese non finiscono qui. Il film annovera anche autentiche leggende del cinema. Viola Davis sarà la saggia Mama Agba, Idris Elba vestirà i panni di Lekan, Chiwetel Ejiofor quelli del re Saran, mentre Cynthia Erivo darà vita all’ammiraglia Kaea. Completa il quadro un cast di comprimari d’eccezione, tra cui Lashana Lynch, Regina King e la cantante Ayra Starr. La regista Gina Prince-Bythewood ha dichiarato con entusiasmo: “Sono onorata ed entusiasta di portare in vita il mondo vibrante di Orïsha. Il nostro cast riflette la bellezza e la ricchezza della diaspora africana. In questa diversità risiede la nostra magia.” Parole che fanno presagire un’opera visivamente potente e carica di significato.
Un’odissea produttiva degna di un fantasy
La strada per portare “Figli di sangue e ossa” sul grande schermo è stata tutt’altro che lineare. I diritti cinematografici furono acquisiti già nel 2017 da Fox 2000 Pictures, in un accordo milionario. Ma quando la Disney comprò la 21st Century Fox nel 2019, il progetto passò a Lucasfilm, diventando il primo film live-action originale della compagnia dai tempi di Willow. Sembrava l’inizio di una nuova era per lo studio, che però finì per rallentare la produzione, concentrandosi su franchise come Star Wars e Indiana Jones.Tomi Adeyemi non si arrese. Insoddisfatta del ritmo imposto da Lucasfilm e desiderosa di contribuire attivamente alla sceneggiatura, si batté per riottenere il controllo creativo. Alla fine, i diritti tornarono disponibili, e nel 2022 fu la Paramount Pictures ad aggiudicarseli. Da quel momento il progetto è ripartito con nuova linfa, sotto la produzione di Temple Hill Entertainment e Sunswept Entertainment, con Adeyemi stessa coinvolta come sceneggiatrice ed executive producer. Le riprese principali sono iniziate a febbraio 2025, in una location altamente simbolica: Lagos, in Nigeria. Una scelta che celebra le radici africane della storia e promette un’estetica visiva autentica e suggestiva.
Un nuovo paradigma per il fantasy mondiale
Il cinema fantasy hollywoodiano ha a lungo guardato all’Europa medievale come principale fonte di ispirazione. Children of Blood and Bone punta a ribaltare questo paradigma, offrendo finalmente al pubblico un universo afrocentrico ricco di storia, mitologia e immagini potenti. Il successo del romanzo e l’ambizioso adattamento cinematografico confermano quanto il pubblico globale sia affamato di storie nuove, inclusive e rappresentative. Non è un caso che “Figli di sangue e ossa” venga considerato un manifesto dell’afrofuturismo applicato al fantasy: un mondo che affonda le sue radici in culture millenarie e guarda a un futuro dove magia e umanità possono convivere.Con il suo carico di emozioni, avventura e denuncia sociale, il film potrebbe segnare un nuovo capitolo nella storia del genere, accanto a fenomeni come Black Panther. Non ci resta che attendere gennaio 2027 per lasciarci incantare da Orïsha.
E voi? Avete letto il romanzo di Tomi Adeyemi? Siete curiosi di vedere come il film trasformerà questa straordinaria epopea? Raccontateci le vostre aspettative e condividete questo articolo sui vostri social: più siamo, più la magia di Children of Blood and Bone potrà diffondersi! 🌟✨
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