Nel cuore della cultura nerd italiana, c’è un nome che fa vibrare le corde dell’anima di una generazione intera: Occhi di Gatto. Chi non ricorda quelle tre sorelle ladre, audaci e irresistibili, che negli anni ’80 hanno rapito il cuore di milioni di spettatori? Tra furti spettacolari, inseguimenti mozzafiato e quella colonna sonora che ancora oggi risuona nelle orecchie di chi ha vissuto l’epoca, Occhi di Gatto è diventato un vero e proprio simbolo di un tempo che non è mai stato dimenticato.
E ora, preparatevi a vivere una nuova avventura. Occhi di Gatto ritorna, ma in una veste completamente nuova e affascinante, con il live action franco-giapponese Cat’s Eyes, che debutterà a settembre su Rai2. Non stiamo parlando di una semplice operazione nostalgia, ma di una vera e propria rinascita di uno dei franchise più amati dell’animazione giapponese. La magia che ha conquistato intere generazioni di fan ritorna, più moderna e ambiziosa che mai, pronta a far battere di nuovo i cuori di tutti coloro che hanno amato le avventure di quelle tre ladre dal fascino senza tempo. Una nuova sfida per i fan di vecchia data e una porta aperta per le nuove generazioni a scoprire il mito di Occhi di Gatto in tutto il suo splendore.
Da luglio a settembre: Rai2 scommette davvero su Cat’s Eyes?
In un primo momento, la serie era destinata a una messa in onda estiva, prevista per luglio, al di fuori del cosiddetto “periodo di garanzia” televisivo. Una scelta che molti avevano interpretato come un modo per liberarsi di un prodotto considerato di nicchia, magari interessante solo per gli appassionati di anime. Ma qualcosa è cambiato. Rai2 ha infatti deciso di posticipare Cat’s Eyes a settembre, un chiaro segnale di fiducia: il canale sembra credere nel potenziale del progetto, consapevole del fascino che il titolo continua a esercitare sul pubblico, soprattutto su quello che da sempre si nutre di manga, cosplay e cultura nerd. Una scommessa importante, che punta dritto al cuore di una generazione cresciuta a pane e cartoni animati giapponesi.
Occhi di Gatto: quando il cult diventa leggenda
Per comprendere la portata di questo ritorno, bisogna fare un tuffo nel passato. Il manga Occhi di Gatto (titolo originale: Cat’s Eye), firmato dal leggendario Tsukasa Hojo — sì, proprio lui, il padre di City Hunter — è stato pubblicato in Giappone tra il 1981 e il 1985. In Italia, però, il fenomeno è esploso soprattutto grazie alla serie animata, andata in onda su Fininvest negli anni ’80 e diventata in breve tempo un classico assoluto. La storia delle sorelle Kisugi — Hitomi, Rui e Ai — che di giorno gestiscono un caffè e di notte si trasformano in eleganti ladre d’arte, ha fatto scuola. Il loro obiettivo era nobile: recuperare le opere del padre scomparso, un collezionista d’arte misteriosamente sparito. Ma ciò che rendeva unico Occhi di Gatto era il perfetto equilibrio tra azione, romanticismo, umorismo e quel pizzico di ambiguità che teneva incollati allo schermo.
Il successo del live action in Francia: un ritorno in grande stile
La nuova serie live-action, Cat’s Eyes, non nasce in sordina. Al contrario, il suo debutto in Francia è stato un vero trionfo. Con oltre 6,5 milioni di spettatori, la produzione ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per funzionare anche al di fuori del Giappone. Il progetto, firmato da Alexandre Laurent e scritto da un team di sceneggiatori esperti tra cui Michel Catz, Justine Kim-Gautier e Antonin Martin-Hilbert, riesce in un’impresa non da poco: rispettare l’anima dell’opera originale, modernizzandola e inserendola in un contesto più realistico, più adulto e perfettamente ancorato al presente. L’ambientazione si sposta infatti nella Parigi del 2023, elegante e seducente come le protagoniste stesse.
Parigi, sorelle Chamade e colpi d’arte: la trama della nuova Cat’s Eyes
Nel live action, le tre protagoniste prendono il nome di sorelle Chamade: Sheila, Kelly e Tam. Dopo anni di lontananza, le ragazze si ritrovano spinte da un mistero che le perseguita da una vita: la morte del padre, avvenuta dieci anni prima in un incendio tutt’altro che accidentale. Il ritrovamento di una sua opera d’arte mette in moto la trama: le sorelle decidono di organizzare un colpo spettacolare, infiltrandosi in una mostra d’élite alla Torre Eiffel. Ma il furto è solo l’inizio. Cat’s Eyes diventa un viaggio emotivo nel passato, una ricerca della verità, e anche un campo di battaglia per sentimenti mai sopiti. Su tutti, quello tra Tam e il commissario Quentin Chapuis, che prova ancora qualcosa per lei ma ha il dovere di arrestarla. L’amore e la giustizia si sfidano a colpi di cuore e manette.
Azione reale e zero stunt: una scelta di autenticità
Uno degli aspetti più interessanti della produzione è l’attenzione maniacale per la messa in scena. Le attrici protagoniste hanno preso parte attivamente alle scene d’azione, evitando l’uso di stunt e rendendo le sequenze ancora più intense e credibili. Questo dettaglio, spesso trascurato, è invece fondamentale per i fan più esigenti, abituati a valutare ogni salto, ogni corsa sui tetti e ogni scazzottata con occhio clinico. L’adrenalina non è mai fine a sé stessa: è sempre legata alla trama, alle emozioni, a un passato che continua a bussare alla porta.
Una serie per nerd nostalgici e nuove generazioni
Cat’s Eyes non si limita a essere un omaggio nostalgico, ma si propone come una produzione in grado di parlare anche alle nuove generazioni. Gli elementi classici della serie originale — il mistero, il rapporto familiare, le dinamiche romantiche e l’estetica inconfondibile — si mescolano con una narrazione moderna, un’ambientazione internazionale e una fotografia da grande serie europea. La collaborazione tra TF1, Amazon Prime Video e Big Band Story garantisce una diffusione capillare: la serie è già disponibile su Prime in diversi paesi e, con l’arrivo su Rai2, si prepara a conquistare anche il pubblico italiano.
L’attesa italiana: Rai2 scommette sul potenziale nerd di Cat’s Eyes
La decisione di Rai2 di posticipare la messa in onda a settembre rappresenta un cambio di strategia significativo. Evidentemente, la rete ha percepito il valore culturale e commerciale dell’opera, pronta a intercettare l’ondata di ritorno degli anni ’80, che sta contagiando cinema, TV e moda. La serie si inserisce perfettamente in questo revival nostalgico, ma ha anche una sua forza propria, capace di parlare a chi non ha mai visto Occhi di Gatto ma è in cerca di storie forti, personaggi carismatici e un po’ di magia urbana.
In conclusione: preparatevi al ritorno delle gatte ladre
Il ritorno di Cat’s Eyes su Rai2 segna non solo un evento televisivo, ma un piccolo terremoto emotivo per tutti coloro che sono cresciuti con le sigle di Cristina D’Avena, le VHS registrate di nascosto e le discussioni infinite su chi fosse la più affascinante tra le sorelle Kisugi. Questo live action promette di riportare in auge un mito, aggiornandolo senza tradirne lo spirito. Per i fan di lunga data, sarà come tornare a casa. Per i neofiti, un’occasione perfetta per scoprire perché Occhi di Gatto è, ancora oggi, una delle serie più amate della cultura pop giapponese.
E allora, mani pronte sul telecomando, occhi puntati su Rai2 e… “un giorno ruberò quel che il cuore mi chiederà”.
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