C’è qualcosa di inevitabilmente simbolico nell’uscita di Catalogo di donne sole proprio alla vigilia di Halloween. La fine di ottobre, tempo di ombre, riti e passaggi, accoglie il ritorno di questa raccolta di racconti scritta da Lucia Gaiotto e illustrata da Marie Cécile, pubblicata da Hoppípolla Edizioni. Ventidue storie, come i ventidue Arcani Maggiori dei Tarocchi, che diventano il filo conduttore di un viaggio nel mistero della solitudine femminile e nella sua capacità di trasformarsi in forza, sopravvivenza e ribellione. L’autrice torinese — già nota per i suoi lavori pubblicati su La Stampa, ilPost, Dissapore, Dispensa e ReWriters Magazine — costruisce una galleria di donne sospese tra realtà e allucinazione, tra quotidiano e simbolico. Ogni racconto è un frammento di un mosaico più ampio: un “catalogo” di esistenze marginali, di vite frantumate eppure pulsanti, di silenzi che urlano. Le protagoniste sono madri, figlie, amanti, fantasmi di se stesse che cercano di sopravvivere in un mondo che spesso non concede loro voce.
C’è Ester, che continua a cucinare torte per un figlio che non tornerà mai; Fabrizia, che condivide la casa con il cadavere della madre; Sabrina, che bacia i morti altrui come atto di pietà o di disperazione; Giulia, scienziata e strega che inventa un’acqua capace di liberare le donne dai loro mariti; Irene, che misura la propria esistenza attraverso cinquantadue quadri, ciascuno un frammento di coscienza. Sono storie di resistenza e follia, di magia domestica e di ribellione silenziosa, in cui il confine tra realtà e sogno si dissolve come nebbia al mattino.
Ogni racconto corrisponde a un Arcano Maggiore: La Papessa, La Torre, L’Impiccato, La Morte, Il Sole. Ma non si tratta di semplici ispirazioni: i Tarocchi diventano un linguaggio, una struttura mistica e psicologica che guida il lettore tra simboli, cicatrici e destini. Gli Arcani sono porte, specchi, avvertimenti. In ognuno di essi si cela un frammento di verità, di dolore, di possibilità.
La Gaiotto intreccia così narrativa, mitologia e introspezione, trasformando la simbologia dei Tarocchi in strumento di esplorazione dell’inconscio femminile. La sua scrittura è precisa ma visionaria, lirica e spietata allo stesso tempo. Non cerca di consolare, ma di rivelare. Le sue donne non chiedono perdono, non si giustificano: semplicemente sono. E nel loro essere imperfette, ferite, inquiete, diventano specchi nei quali chi legge non può che riflettersi.
A completare l’esperienza visiva e sensoriale del libro ci sono le illustrazioni di Marie Cécile, artista francese classe 1990 che vive e lavora nelle Marche e fa parte del collettivo Uomini nudi che corrono. Le sue tavole accompagnano i racconti con un tratto etereo e potente: figure femminili radicate nella natura, con sguardi che trapassano il foglio, sospese tra arcaico e contemporaneo. Le sue donne sono sacerdotesse e fantasmi, madonne e streghe, corpi che si fondono con la terra e con l’ombra.
Insieme, testo e immagini creano una sinfonia visiva e narrativa che trascina il lettore dentro una dimensione altra — dove la follia è rivelazione, la perdita diventa metamorfosi e la solitudine si trasforma in rito di passaggio.
Catalogo di donne sole è dunque più di una raccolta di racconti: è un grimorio letterario, un mazzo di Tarocchi narrativi da sfogliare e interpretare. Ogni pagina è una carta estratta dal destino, ogni voce un’eco di ciò che resta quando tutto sembra spegnersi.
Solo nell’ultimo racconto — come se chiudesse un cerchio — si intravede la possibilità di una redenzione. Dopo tanto dolore, dopo le cadute e le vendette, una figura si solleva dall’oscurità e intravede la luce. È la Mondo, l’ultima carta degli Arcani: quella della completezza, della rinascita.
Con le sue 144 pagine elegantemente rilegata in brossura con alette, formato 16×23,5 cm, e un prezzo di 25 euro, l’opera si presenta come un oggetto curato, perfetto per chi ama i libri che uniscono parola e immagine, letteratura e simbolismo esoterico.
Il volume sarà disponibile in libreria dal 31 ottobre 2025, pubblicato da Hoppípolla Edizioni, e promette di diventare una delle letture più suggestive dell’autunno.
Per chi ama la narrativa che affonda le mani nell’inconscio e sa trasformare il buio in arte, Catalogo di donne sole è un viaggio imperdibile: un’ode alla solitudine come spazio di rinascita, un inno al potere arcano delle donne che, anche da sole, continuano a guardare il mondo negli occhi.











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