Nel panorama del cinema contemporaneo, ci sono alcuni registi che riescono a creare un linguaggio completamente proprio, un mondo riconoscibile al primo fotogramma, fatto di stranezza, ironia nerissima, personaggi disturbanti e situazioni al limite dell’assurdo. Tra questi, Yorgos Lanthimos è senza dubbio uno dei più inafferrabili e magnetici. E ora, dopo il successo di pellicole come The Favourite, Povere Creature! e Kinds of Kindness, il cineasta greco si prepara a tornare con Bugonia, una commedia fantascientifica così bizzarra che potrebbe tranquillamente essere trasmessa da un canale interdimensionale alieno.
Ma attenzione: Bugonia non è una creatura completamente originale. Il film è infatti il remake in lingua inglese del cult sudcoreano Save the Green Planet! di Jang Joon-hwan, uscito nel 2003. Un titolo che, già all’epoca, aveva sconvolto e affascinato il pubblico per la sua capacità di mescolare toni e generi come thriller, sci-fi, satira sociale e dramma psicologico. Il compito di riscrivere questa gemma è stato affidato a Will Tracy, già autore del graffiante The Menu, mentre la regia è passata da Jang allo stesso Lanthimos, con la produzione di Ari Aster — sì, proprio quello di Hereditary e Midsommar. Un dream team del cinema disturbante e visionario che ha tutte le carte in regola per regalarci un’esperienza fuori da ogni schema.
La trama, almeno in superficie, è semplice quanto folle: due giovani ossessionati dalle teorie del complotto rapiscono la potente CEO di una multinazionale farmaceutica perché convinti — anzi, certi — che sia un’aliena pronta a distruggere la Terra. Il mix tra paranoia, satira sociale e humor nero è già evidente, ma chi conosce Lanthimos sa che questo è solo l’inizio. Dimenticatevi la linearità: in Bugonia la realtà si distorce, i personaggi sfidano ogni logica, e la messa in scena sembra un incrocio tra un incubo psichedelico e una pièce teatrale assurda.
Nel cast ritroviamo due volti ormai familiari dell’universo lanthimosiano: Emma Stone e Jesse Plemons. Lei interpreta Michelle, la glaciale e carismatica dirigente che potrebbe (o potrebbe non) essere un’entità extraterrestre con piani catastrofici. Lui è Teddy, un apicoltore complottista dall’aria smarrita ma dallo sguardo febbrile, disposto a tutto pur di salvare il pianeta. E non si tratta solo di una scelta affettiva: Stone e Plemons hanno già dimostrato in passato di saper incarnare perfettamente l’ambiguità e la tensione emotiva richieste dalle opere di Lanthimos. A completare il cast troviamo anche Alicia Silverstone (sì, proprio lei, la nostra Cher di Clueless!), Aidan Delbis e Stavros Halkias.
Le riprese di Bugonia sono iniziate nell’estate del 2024 a High Wycombe, in Inghilterra, e si sono concluse nella primavera del 2025 in una delle location più suggestive d’Europa: la spiaggia di Sarakiniko sull’isola greca di Milos, famosa per le sue rocce bianche e l’aspetto lunare. Inizialmente, Lanthimos aveva chiesto di poter girare le scene finali all’Acropoli di Atene, ma il Central Archaeological Council ha rifiutato la richiesta, probabilmente temendo che la sacralità del sito potesse venire messa alla prova da un’invasione aliena in salsa arthouse.
A livello tecnico, Bugonia promette una fotografia mozzafiato grazie al lavoro di Robbie Ryan, storico collaboratore di Lanthimos e maestro della pellicola analogica. Il film è stato girato in 35mm con cineprese VistaVision, una scelta che non solo conferisce un’estetica rétro e onirica, ma che si sposa perfettamente con l’atmosfera sospesa tra il reale e l’irreale che da sempre caratterizza il regista.
Il trailer del film, rilasciato da Focus Features, non fa altro che aumentare la curiosità. In poco più di due minuti ci si ritrova catapultati in un mondo che pare una collisione tra Brazil di Terry Gilliam, Under the Skin e un episodio particolarmente delirante di Black Mirror. Lo stile surreale, i dialoghi stranianti, l’alternanza di toni comici e inquietanti: tutto sembra suggerire che Bugonia sarà uno di quei film da cui esci con mille domande e nessuna risposta chiara — ma con la voglia di rivederlo subito.
Focus Features ha acquisito i diritti di distribuzione globali (esclusa la Corea del Sud, dove resta in mano a CJ ENM) e ha annunciato una strategia di rilascio molto interessante: Bugonia arriverà negli Stati Uniti e in Canada il 24 ottobre 2025 con una limited release, per poi espandersi su larga scala il 31 ottobre — perfettamente in tempo per Halloween. Una data che, ammettiamolo, si sposa benissimo con una pellicola in cui l’orrore esistenziale si mescola con il grottesco.
A livello di scrittura, Will Tracy ha apportato alcuni cambiamenti importanti rispetto all’originale sudcoreano. Il più significativo è il cambio di genere del personaggio della CEO, che passa da uomo a donna. Una decisione narrativa e politica che apre nuovi livelli di lettura e che, grazie all’interpretazione di Emma Stone, promette di arricchire ulteriormente il sottotesto critico del film: in un mondo in cui il potere è sempre più impersonale e astratto, chi sono davvero gli “alieni” tra noi?
In conclusione, Bugonia si candida fin da ora a essere uno degli eventi cinematografici più attesi (e probabilmente più divisivi) del 2025. Un film che non cerca di piacere a tutti, ma che promette di far discutere, riflettere e — perché no — anche ridere in modo strano e un po’ inquietante. Un’opera che, come ogni vero cult, si ama o si odia visceralmente, ma che di certo non lascia indifferenti.
E ora tocca a voi: cosa ne pensate del ritorno di Yorgos Lanthimos con questa folle commedia sci-fi? Emma Stone potrebbe davvero essere un’aliena in incognito? Avete visto l’originale Save the Green Planet!? Scriveteci nei commenti o condividete l’articolo sui social per alimentare la discussione. La verità è là fuori… o forse è solo un’altra teoria del complotto?
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