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Broken Sword – La Profezia dei Maya: Reforged, il ritorno di un capolavoro punta e clicca

Nel panorama delle avventure grafiche, poche saghe hanno saputo coniugare mistero, ironia e senso dell’avventura come Broken Sword. Ora, a quasi trent’anni dalla sua prima uscita, Revolution Software riporta in vita il secondo capitolo della serie con Broken Sword – La Profezia dei Maya: Reforged, un’edizione rimasterizzata che promette di far rivivere uno dei capitoli più amati del genere, aggiornandolo ai linguaggi visivi e sonori dell’era moderna. L’annuncio è arrivato accompagnato da un trailer ufficiale e da una valanga di entusiasmo nella community dei fan. Il gioco sarà disponibile nei primi mesi del 2026 per PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e Nintendo Switch. In parallelo, Revolution ha anche aperto una campagna Kickstarter dedicata a una Collector’s Edition fisica per PC, un omaggio ai collezionisti e ai nostalgici del brand.


Un viaggio nel mito: tra eclissi e divinità dimenticate

Il cuore pulsante della storia è un intreccio di archeologia, leggende e cospirazioni. Tutto comincia con il rapimento di Nicole Collard — la brillante giornalista che insieme al protagonista George Stobbart ha già vissuto l’avventura templare del primo capitolo. Mentre indaga su un’antica profezia legata a un’eclissi solare, Nico viene trascinata in una trama che intreccia traffici illeciti, antiche civiltà e culti oscuri.

George, spinto dal desiderio di salvarla, parte per un viaggio che lo porterà nel cuore del Messico, dove si cela un segreto custodito da secoli: lo “Specchio Fumante”, un artefatto che imprigiona l’essenza di Tezcatlipoca, divinità maya della notte e dei guerrieri. La profezia parla di un ritorno, di un’eclissi che potrebbe risvegliare forze primordiali capaci di annientare il mondo moderno.

Chi ha amato l’originale Broken Sword II: The Smoking Mirror, uscito nel 1997 su PC e PlayStation, ritroverà quell’inconfondibile equilibrio tra mistero e ironia, tra l’avventura esotica e il romanticismo disilluso dei suoi protagonisti.


Una remaster costruita con rispetto e visione

Come già accaduto con Il Segreto dei Templari: Reforged, Revolution Software ha scelto la via dell’ammodernamento rispettoso. La Profezia dei Maya: Reforged non stravolge, ma affina. Ogni scena è stata ricreata in 4K, con un’attenzione maniacale ai dettagli e un audio completamente rimasterizzato. Le animazioni sono più fluide, i colori più vividi, ma il tratto inconfondibile del fumettista Dave Gibbons — già co-creatore di Watchmen — rimane l’anima estetica del progetto.

Ci saranno nuove illustrazioni, contenuti bonus e piccoli aggiustamenti al gameplay pensati per rendere l’esperienza più fluida senza intaccare lo spirito originale. Inoltre, i giocatori potranno passare in qualsiasi momento dalla grafica moderna a quella classica del 1997, un tocco di nostalgia interattiva che farà la gioia dei puristi.


Dalla matita al pixel: l’evoluzione di una leggenda

Quando Broken Sword II uscì per la prima volta, il genere punta e clicca stava vivendo la sua età d’oro. George Stobbart, con il suo carisma da “americano per caso” e la curiosità di un Indiana Jones urbano, conquistò una generazione di videogiocatori. La scrittura, firmata da Charles Cecil, intrecciava humor britannico e mistero esoterico con una leggerezza che oggi sembra quasi perduta.

Il ritorno di La Profezia dei Maya non è solo un’operazione nostalgia: è un atto d’amore verso un’epoca in cui la lentezza del pensiero e la deduzione erano parte integrante del divertimento. Un’epoca in cui per risolvere un enigma servivano intuito, carta, penna e una buona dose di pazienza.


Un’eredità viva, una comunità fedele

La remaster arriva in un momento in cui il revival delle avventure grafiche classiche è in piena fioritura. Dalla rinascita di Monkey Island alla remaster di Grim Fandango, il pubblico dimostra una rinnovata voglia di storie scritte bene, ambientazioni evocative e protagonisti memorabili. Revolution Software, da sempre pioniera del genere, dimostra di saper parlare ai fan di ieri e ai nuovi esploratori digitali.

E il ritorno di Broken Sword non è solo un evento videoludico: è anche culturale. È la riaffermazione di una narrativa che non si limita a “guidare” il giocatore, ma lo invita a pensare, ad osservare, a indagare.


Con l’uscita prevista per i primi mesi del 2026, Broken Sword – La Profezia dei Maya: Reforged si prepara a riportare in auge uno dei capisaldi del genere, con l’obiettivo di unire nuove generazioni e veterani sotto lo stesso totem di avventura.

Revolution Software sembra voler costruire un vero e proprio “Broken Sword Universe”, con un linguaggio grafico unificato e una filosofia di design che sposa fedeltà storica e innovazione tecnica. Se l’intento è quello di riscrivere il mito senza tradirlo, Reforged è il passo più promettente verso un futuro in cui la nostalgia non è un rifugio, ma un trampolino.

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