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“Bet” di Netflix: quando l’azzardo sfida il destino – il live action ispirato a Kakegurui

Netflix torna a scommettere forte sul mondo dei live action ispirati ai manga, e questa volta lo fa con Bet, una nuova serie che prende a piene mani l’atmosfera elettrica di Kakegurui – Compulsive Gambler, il celebre manga creato da Homura Kawamoto e illustrato da Tōru Naomura. Pubblicato per la prima volta nel 2014 sulla rivista Gangan Joker di Square Enix, Kakegurui ha rapidamente conquistato una schiera di fan grazie ai suoi personaggi estremi, ai suoi giochi psicologici e a quella tensione quasi morbosa che solo una scuola d’élite governata dal gioco d’azzardo poteva generare. Il fenomeno Kakegurui non si è fermato alle pagine stampate: ha dato vita a due stagioni di un anime targato MAPPA (disponibili su Netflix), una serie live action giapponese iniziata nel 2018, e perfino a due film per il cinema, senza contare i numerosi spin-off come Kakegurui Twin. Ora, Netflix rilancia l’azzardo con Bet, adattamento in lingua inglese pensato per un pubblico internazionale, in arrivo il 15 maggio.

Al centro della storia c’è Yumeko, interpretata da Miku Martineau, una nuova studentessa che approda in un prestigioso collegio internazionale. Ma dimenticatevi le solite dinamiche scolastiche: qui l’intero sistema sociale si basa sulle vincite nei giochi d’azzardo. Chi perde, chi si indebita troppo, è destinato a cadere in disgrazia, trattato come un servo dai compagni più abili o più fortunati. In questo mondo spietato, Yumeko non solo si distingue per un talento fuori dal comune, ma scuote le fondamenta stesse della gerarchia, attirando su di sé l’attenzione — e l’ostilità — del potente consiglio studentesco.

Dietro le quinte di Bet troviamo Simon Barry, già noto per Warrior Nun, che qui si cimenta in un triplo ruolo: showrunner, sceneggiatore e regista. La produzione è affidata alla canadese Boat Rocker Media, con un team che include anche Jeff F. King, David Fortier, Ivan Schneeberg, Jon Rutherford e Nick Nantell. Il cast, oltre a Miku Martineau, schiera nuovi volti pronti a farsi conoscere come Ayo Solanke, Eve Edwards, Clara Alexandrova, Hunter Cardinal, Anwen O’Driscoll, Aviva Mongillo e Ryan Sutherland.

La prima stagione sarà composta da dieci episodi da circa trenta minuti ciascuno e, stando al trailer diffuso da Netflix, promette una buona dose di intrighi, tensione e sguardi taglienti — tutto quello che i fan di Kakegurui si aspettano e, forse, anche qualcosa di più. L’obiettivo dichiarato è quello di restare fedeli all’essenza del manga, pur adattandola a una sensibilità più occidentale. Non è un’impresa facile, considerando quanto l’originale giochi su dinamiche sottili, espressioni esasperate e un senso del grottesco tutto giapponese.

Guardando alla storia di Kakegurui, non sorprende che Netflix abbia voluto rischiare. Già nel 2018, infatti, il manga aveva avuto una sua prima trasposizione live action in Giappone, diretta da Tsutomu Hanabusa e interpretata da Mahiro Takasugi e Minami Hamabe nei panni di Ryōta Suzui e Yumeko Jabami. Il successo di quella serie ha poi portato a un adattamento cinematografico uscito nel 2019, seguito da un sequel intitolato Kakegurui 2: Ultimate Russian Roulette, distribuito nel 2021.

Ora Bet si inserisce in questa lunga tradizione di trasposizioni, cercando di portare la follia elegante di Kakegurui a un pubblico ancora più vasto. Il 15 maggio sapremo se questa nuova scommessa di Netflix si rivelerà vincente, o se il rischio, come spesso accade in certi giochi, sarà stato troppo grande.

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