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Best Served Cold: mescolare cocktail, svelare segreti e sopravvivere a Bukovie

Cosa succede quando il noir incontra il proibizionismo, un pizzico di cocktail art e una buona dose di mistero? Succede Best Served Cold, la visual novel investigativa di Rogueside che ci porta direttamente dietro il bancone di un affascinante speakeasy, nel cuore pulsante di una città dell’Est Europa alternativa, Bukovie, sull’orlo del caos. Un gioco che sembra uscito da una graphic novel noir, in cui shakerare un Manhattan potrebbe voler dire scoprire un alibi… o rischiare di farsi accoltellare alle spalle.

Siamo in pieno periodo da proibizionismo – quello vero, alla Boardwalk Empire, per intenderci – ma in una timeline parallela dove le grandi potenze si sono sgretolate e Bukovie sopravvive tra tumulti, scioperi, razionamenti e minacce di guerra imminente. Eppure, come spesso accade nei momenti più bui, la gente ha bisogno di luce, musica e dimenticanza. È qui che entriamo in scena noi, dietro al bancone del Nightcap, l’ultimo speakeasy rimasto in città. Da fuori è una libreria, ma basta una parola d’ordine e si scende nella tana del coniglio: jazz, fumo di sigaretta, luci soffuse e drink serviti… rigorosamente freddi.

In Best Served Cold, il giocatore non interpreta un eroe d’azione né un detective navigato. Siamo baristi, ma con una marcia in più: quella della curiosità, dell’ascolto e della deduzione. Mentre versiamo liquori e decoriamo bicchieri, i clienti si aprono. C’è chi cerca conforto, chi nasconde segreti e chi – senza accorgersene – ci fornisce indizi fondamentali per svelare un misterioso omicidio che coinvolge ogni strato della società di Bukovie. Ventidue personaggi, tutti scritti con personalità distinte e memorabili, si alternano al nostro bancone con i loro vizi, le loro bugie e, soprattutto, i loro drammi.

Il nostro alleato? Hugo, un detective decisamente in crisi, che ci chiede aiuto per risolvere un caso di omicidio. Ma attenzione: aiutare lui potrebbe voler dire compromettere la sopravvivenza del locale. Il confine tra giustizia e convenienza è labile, e ogni conversazione potrebbe spingerci verso scelte morali sottili.

Il cuore del gameplay di Best Served Cold è una combinazione affascinante di dialoghi ramificati, cocktail su misura e investigazione classica. Il sistema per mescolare i drink è semplice – un minigioco a pattern molto basilare – ma funziona come strumento narrativo: il cocktail giusto può abbattere le barriere, aumentare l’affinità con i clienti e farli parlare più del dovuto. Attenzione però a non farli ubriacare troppo: qualcuno potrebbe andarsene infastidito, portando via con sé preziose informazioni.

Tutte le informazioni raccolte vengono annotate nel nostro taccuino, un elemento cruciale per l’indagine. Annotiamo identikit, prove, dichiarazioni e sospetti, fino a compilare un classico tabellone investigativo degno di qualsiasi poliziesco. Alla fine di ogni caso – e ce ne sono cinque in tutto – dovremo decidere: chi è il colpevole? Ha un movente? Un’occasione? Un alibi? Nessun enigma impossibile, ma tutto ruota attorno all’ascolto e alla capacità di cogliere le contraddizioni nei discorsi.

La direzione artistica è un altro punto di forza: personaggi disegnati con stile da graphic novel, ambientazioni evocative e una colonna sonora jazz che sembra abbracciarti ogni volta che si accendono le luci del locale. Non c’è doppiaggio, ma i dialoghi – scritti interamente in inglese – sono così curati da non farne sentire troppo la mancanza (a patto di masticare bene la lingua).

Best Served Cold non è un gioco per chi cerca azione o adrenalina. È per chi ama le storie lente, stratificate, dove ogni parola conta e ogni scelta può cambiare il corso degli eventi. È per chi ama L.A. Noire, Pentiment, o i visual novel con un tocco noir. È per chi crede che servire un cocktail perfetto sia un’arte… e forse anche un’arma.

Bukovie può anche essere sull’orlo dell’abisso, ma al Nightcap, tra jazz e bicchieri tintinnanti, c’è ancora spazio per un po’ di umanità, verità… e magari giustizia. Servita fredda, naturalmente.

Dai nostri utenti

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