CorriereNerd.it

Ballerina: il mondo di John Wick si tinge di rosa… e di sangue

Hollywood, si sa, non resiste alla tentazione di spremere i franchise fino all’ultimo proiettile. È così che siamo arrivati a Ballerina, lo spin-off della saga di John Wick, che in teoria dovrebbe ampliare l’universo narrativo e offrire nuovi punti di vista sul mondo degli assassini più stilosi del cinema contemporaneo. In pratica? Beh, un po’ più complicato.

Ana de Armas, fresca di candidatura all’Oscar per Blonde, veste i panni (e le scarpette da punta) di Eve Macarro, ballerina e letale killer cresciuta nella Ruska Roma, quella scuola di ballerine/assassine che già avevamo intravisto in John Wick 3 – Parabellum. Il film è ambientato temporalmente tra il terzo e il quarto capitolo della serie madre e vede la nostra eroina intraprendere un percorso di vendetta personale che la porterà a sfidare nientemeno che un culto di assassini guidato dal gelido e calcolatore Chancellor interpretato da Gabriel Byrne.

L’incipit è suggestivo: un manipolo di sicari che emergono lentamente dalle acque, armati fino ai denti, pronti a fare strage in una villa isolata. Subito dopo ci ritroviamo a seguire Eve, la cui vita è stata segnata dall’uccisione del padre e dalla tragica perdita della madre. Come ogni buona storia di vendetta che si rispetti, la nostra protagonista decide di abbracciare la violenza, sottoponendosi a un durissimo addestramento. Se vi viene in mente Hanna, non siete fuori strada.

Len Wiseman, regista con esperienza più televisiva che cinematografica (lo ricordiamo per Underworld e Live Free or Die Hard), fa un buon lavoro sul piano tecnico, aiutato anche dalla supervisione di Chad Stahelski, il vero architetto dell’action di tutto l’universo di John Wick. La mano di Stahelski si sente: le coreografie dei combattimenti sono curate nei minimi dettagli, la fotografia è elegante, ogni colpo di pistola o calcio risuona con il giusto impatto visivo e sonoro.

Peccato che la trama non sia altrettanto affilata. Lo sviluppo narrativo si rivela piuttosto banale e prevedibile, un semplice pretesto per inanellare scontri a fuoco e duelli corpo a corpo. A tratti, sembra quasi che il film dimentichi che tipo di storia vuole raccontare. In un universo come quello di John Wick, dove la costruzione del mondo è parte del fascino, Ballerina non riesce davvero ad aggiungere qualcosa di nuovo o interessante.

Un esempio emblematico? La rivelazione che la spietata Lena, nemica di Eve, sia in realtà la sua sorella perduta. Colpo di scena telefonato e che non riesce a suscitare la minima sorpresa. Allo stesso modo, l’introduzione della cittadina di Hallstatt, roccaforte del culto, avrebbe potuto offrire un’ambientazione inquietante e suggestiva, ma rimane più un fondale che un vero personaggio narrativo.

Dal punto di vista del cast, ci sono momenti luminosi. Ana de Armas è una presenza magnetica e si conferma in grado di sostenere le scene d’azione con grande fisicità. Il suo personaggio è meno iconico di quello di John Wick, ma la sua vulnerabilità emotiva aggiunge un tocco umano interessante.

I comprimari storici della saga fanno capolino qua e là: Ian McShane nei panni dell’enigmatico Winston, Anjelica Huston come la direttrice della Ruska Roma (purtroppo penalizzata da un accento russo davvero poco convincente), e il compianto Lance Reddick, che ci regala il suo ultimo commovente cameo come Charon. E sì, c’è anche Keanu Reeves, ma il suo John Wick entra in scena un po’ troppo tardi e in maniera quasi superflua, come a ricordarci che questo è pur sempre un film ambientato nel suo universo.

Non mancano sequenze degne di nota, come l’adrenalinica scena di combattimento in una cucina — un momento che riesce a bilanciare violenza e ironia — e la suggestiva caccia tra le nevi delle Alpi, che offre un contrasto visivo piacevole rispetto ai soliti ambienti urbani notturni tipici della saga.

Sul fronte estetico, qualche scelta lascia perplessi. I tatuaggi dei membri del culto e dei clan di assassini sembrano usciti da un set di cosplay low budget, privi di quel senso di vissuto che abbiamo ammirato in film come Eastern Promises. Un dettaglio minore, forse, ma che contribuisce a spezzare l’immersione.

Nel complesso, Ballerina è un prodotto che punta tutto sull’azione e sulla spettacolarità visiva, ma che fatica a lasciare il segno sul piano narrativo ed emozionale. Se siete fan irriducibili di John Wick e non vi stanca mai vedere combattimenti coreografati con stile, il film saprà intrattenervi. Se invece cercate qualcosa che espanda realmente l’universo della saga o che aggiunga nuove sfumature alla mitologia dei Continental e delle società segrete, potreste restare un po’ delusi.

In definitiva, Ballerina è un balletto di sangue ben coreografato ma senza l’anima che ha reso iconico il personaggio di John Wick. Un blockbuster estivo perfetto per passare due ore di evasione ad alto tasso di adrenalina, ma che probabilmente non rimarrà nella memoria come i migliori capitoli della serie.

E voi, cosa ne pensate di questo nuovo capitolo del Wick-verse? Vi è piaciuto il personaggio di Eve? O avreste preferito un film che osasse di più? Diteci la vostra nei commenti o condividete l’articolo sui vostri social!

Dai nostri utenti

Dai nostri utenti

Appassionati di cultura nerd, videoludica e cinematografica, i nostri utenti contribuiscono con articoli approfonditi e recensioni coinvolgenti. Spaziando tra narrativa, fumetti, musica e tecnologia, offrono analisi su temi che vanno dal cinema alla letteratura, passando per il mondo del cosplay e le innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale e della robotica.

Con competenza e curiosità, i loro articoli arricchiscono il panorama nerd e pop con uno stile appassionato e divulgativo, dando voce alle molte sfaccettature di queste passioni. Questi preziosi contributi, a volte, sono stati performati a livello testuali, in modalità "editor", da ChatGPT o Google Gemini.

Aggiungi commento

Seguici sui social