Chiunque mastichi anime da un po’, lo sa: il genere isekai è ormai un colosso, una macchina inarrestabile che sforna decine di titoli ogni anno. Ma quando arriva qualcosa che riesce davvero a scardinare i cliché del genere, noi nerd dobbiamo drizzare le antenne. Ecco perché Apocalypse Bringer Mynoghra: World Conquest Starts with the Civilization of Ruin – adattamento dell’omonima light novel di Fehu Kazuno – è uno di quei progetti che fin dal primo annuncio ha catturato la mia attenzione come un raggio laser su un droide protocollo. Previsto per il debutto il 6 luglio 2025 su Crunchyroll, questo nuovo anime mescola tre ingredienti che personalmente adoro: ambientazione dark fantasy, meccaniche da gioco di strategia e un approccio narrativo che rovescia completamente le aspettative. Dimenticate l’eroe coraggioso catapultato in un mondo fantastico per sconfiggere il male: qui il protagonista è il male. O meglio, è la divinità suprema di una civiltà apocalittica chiamata Mynoghra. Non male come inizio, vero?
La storia ruota attorno a Takuto Ira, un giovane appassionato di videogiochi strategici che muore prematuramente a causa di una malattia. Ma il destino ha in serbo per lui qualcosa di insolito: si reincarna nel mondo di Eternal Nations, il suo gioco preferito, non come semplice giocatore, bensì come il dio oscuro di una delle fazioni più temibili del gioco: Mynoghra. Questo popolo è noto per la sua crudeltà, la difficoltà estrema nel gameplay e un’estetica decisamente inquietante. Non proprio il classico regno degli elfi luminosi con le canzoni in sottofondo.
Ad accompagnarlo in questo nuovo inizio c’è Atou, la cosiddetta Strega del Fango, una figura potente e affascinante che ha tutta l’aria di essere l’arma segreta della serie. La dinamica tra i due protagonisti – lui umano reincarnato in una divinità, lei personaggio di quel mondo che sembra conoscerlo meglio di quanto lui non ricordi – è uno degli elementi più intriganti. Insieme iniziano la ricostruzione della loro civiltà da zero, affrontando sfide di tipo politico, militare e persino esistenziale. Non si tratta solo di espandere un impero, ma di sopravvivere in un mondo ostile che vede Mynoghra come una minaccia da eliminare a ogni costo.
Ed è proprio qui che Apocalypse Bringer Mynoghra si distingue. Mentre molti isekai ci fanno indossare i panni dell’eroe salvifico, qui si gioca dalla parte del male. Un male lucido, calcolatore, ma non privo di umanità. Takuto non è un semplice villain, ma un leader strategico che deve prendere decisioni difficili per garantire la sopravvivenza della sua gente. Una narrazione matura, a tratti crudele, che richiama le dinamiche dei grandi giochi gestionali in stile Civilization, Age of Wonders o Total War.
Lo stile visivo dell’anime promette benissimo. Le prime immagini e trailer mostrano un comparto grafico curato e coerente con le atmosfere cupe del romanzo originale. Il character design è firmato da Kaho Deguchi (già noto per By the Grace of the Gods), supportato da Eri Kojima e Manami Inose, mentre le animazioni sono supervisionate dallo studio Maho Film, con la regia affidata a Yūji Yanase, lo stesso che ci ha regalato I’ll Become a Villainess Who Goes Down in History. Una garanzia per chi apprezza i toni oscuri e le trame complesse.
La colonna sonora, affidata a Kujira Yumemi e Midori Narikiyo, contribuisce a rafforzare il tono drammatico della serie. La opening, intitolata Majestic Catastrophe, è cantata da Rico Sasaki, che interpreterà anche il personaggio di Emle, mentre la ending, more than W, è interpretata da Takuma Terashima. Due pezzi che, almeno dal trailer, sembrano promettere davvero bene, anche per gli amanti delle sigle da brividi.
Il cast vocale, tra l’altro, è di tutto rispetto. Toshiki Kumagai sarà la voce di Takuto Ira, Tomori Kusunoki darà vita ad Atou, mentre nel resto del cast spiccano nomi come Kikuko Inoue (Isla), Kaori Maeda (Maria), Kanon Takao (Caria), Shinji Kawada (Gia) e Tomomichi Nishimura (Moltar). Una squadra che sembra pensata per offrire interpretazioni intense e coinvolgenti.
La storia originale di Apocalypse Bringer Mynoghra ha preso vita nel 2017 sulla piattaforma Shōsetsuka ni Narō, vero e proprio vivaio di light novel diventate fenomeni. Il successo ha portato alla pubblicazione cartacea nel 2019 da parte di Micro Magazine, con le illustrazioni di Jun. Nel 2020 è arrivato anche l’adattamento manga, firmato da Yasaiko Midorihana e pubblicato su ComicWalker di Kadokawa, ampliando ulteriormente il pubblico della serie.
Insomma, se come me siete cresciuti a pane, GDR e imperi da gestire pixel dopo pixel, allora Apocalypse Bringer Mynoghra è l’anime che stavate aspettando. Un isekai che osa ribaltare le regole, con un protagonista che non vuole salvare il mondo, ma conquistarne uno nuovo partendo dalle ceneri. E non per sete di potere, ma per necessità, per sopravvivenza, per visione strategica.
Il 6 luglio è dietro l’angolo. Segnatevelo in agenda, preparate la vostra mente tattica e tenete d’occhio Crunchyroll. Perché Mynoghra non perdona. E stavolta, sarete voi a guidarla.
Che ne pensate? Vi affascina un isekai dove il protagonista non è un eroe ma un dio oscuro? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto e condividete l’articolo sui vostri social: voglio sapere quanti di voi si schiereranno con la civiltà della rovina!
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