Durante il PC Gaming Show 2025 l’aria sapeva già di epico, ma è stato quando Ubisoft ha sganciato il nuovo trailer di Anno 117: Pax Romana che si è avuta la vera scossa. E non parliamo solo di un altro city builder con una patina storica: qui siamo davanti a un titolo che promette di ridefinire le fondamenta stesse del genere strategico. E fidatevi, non è una semplice esagerazione da comunicato stampa.
Annunciato ufficialmente durante l’Ubisoft Forward del giugno 2024, Anno 117: Pax Romana è il prossimo, attesissimo capitolo della storica saga gestionale targata Ubisoft Mainz, e ci porta per la prima volta nell’epoca dell’Antica Roma, precisamente nel 117 d.C., l’anno che segna il culmine della Pax Romana. Un periodo di prosperità e stabilità, certo, ma anche di contrasti sotterranei, tensioni culturali e sfide morali che si celano sotto la superficie apparentemente lucida di un impero al suo apice.
Chi ha seguito la saga Anno sa bene quanto la serie abbia saputo saltare tra epoche e visioni del futuro, passando dalle colonie spaziali alle isole tropicali dell’età moderna. Ma Anno 117 rappresenta un cambio radicale: per la prima volta si torna così indietro nel tempo, abbandonando futurismi e steampunk per abbracciare marmo, legioni e druidi celtici. Un salto che è anche una sfida concettuale e narrativa, resa possibile da un motore grafico che nel trailer di sei minuti rilasciato il 19 maggio 2025 ha già fatto innamorare mezzo internet. Templi romanici fedelmente ricostruiti, paesaggi celtici immersi nella nebbia, animazioni fluide e dettagli minuziosi: è chiaro che qui non si è badato a spese.
Ma non lasciatevi incantare solo dall’aspetto estetico. Anno 117: Pax Romana è anche (e soprattutto) un ambizioso laboratorio strategico e narrativo. Il cuore pulsante dell’esperienza è la scelta: scegliere chi essere, cosa costruire, e soprattutto, quale tipo di governatore impersonare. Sarete dei fedeli emissari dell’Impero o deciderete di abbracciare le tradizioni locali, magari sfidando Roma stessa?
Per la prima volta nella saga, i giocatori avranno l’opportunità di scegliere la propria provincia di partenza tra due mondi tanto affascinanti quanto diversi: il Latium romano o l’Albion celtico. Questa scelta non è solo estetica o geografica: ogni cultura offrirà un gameplay differente, percorsi tecnologici divergenti e approcci economico-politici unici. Nel cuore dell’Impero, sarete alle prese con una rete logistica avanzata, fatta di acquedotti, fori imperiali, e lussuose ville patrizie da amministrare con rigore. Nelle selvagge terre britanniche, invece, dovrete romanizzare con tatto, dosando sapientemente la pressione culturale e la coesistenza con le popolazioni indigene, in un delicato equilibrio tra imposizione e integrazione.
E se pensate che questo sia un semplice city builder con qualche tocco narrativo, sappiate che Pax Romana porta la profondità strategica su un nuovo piano. Le meccaniche diplomatiche, spesso lasciate in secondo piano nei titoli precedenti, qui assumono un ruolo centrale. Potrete stringere trattati, avviare rotte commerciali con popoli esotici o decidere di passare all’azione con campagne militari spettacolari, sia via terra che via mare. Il trailer, con il suo taglio cinematografico e musicale quasi sacrale, ci ha già dato un assaggio delle battaglie navali mozzafiato e delle tensioni tra dèi, potere e sangue.
Un altro aspetto intrigante è la possibilità di gestire contemporaneamente entrambe le province, Latium e Albion, in un duplice gioco di equilibrio e contrasti. Ogni regione presenterà sfide uniche, risorse diverse, popolazioni con esigenze specifiche e, ovviamente, scelte difficili. Un sistema modulare che vuole rendere Anno 117 accessibile anche a chi si avvicina per la prima volta alla saga, ma senza sacrificare l’amata complessità che ha fatto la fortuna del franchise.
Dietro questa visione ambiziosa c’è il lavoro appassionato del team di Ubisoft Mainz, guidato dal creative director Manuel Reinher, che ha dichiarato di voler trasformare ogni provincia in una “mini-campagna” con trame dinamiche e gameplay differenziato. Il giocatore sarà quindi non solo architetto, ma narratore e stratega, artefice del destino della propria civiltà.
E come se non bastasse, la campagna promozionale ha saputo giocare con il mistero e la partecipazione attiva dei fan. Tra teaser dal sapore cinematografico, concorsi creativi che coinvolgono direttamente la community – come la progettazione di statue ornamentali per il gioco – e “leak” pilotati che hanno fatto salire l’hype alle stelle, Anno 117 si è già ritagliato un posto speciale nel cuore degli appassionati del genere strategico.
Tecnicamente parlando, le novità abbondano: potremo costruire edifici in diagonale, gestire l’impatto ambientale delle nostre decisioni urbanistiche, plasmare la società provinciale con riforme politiche e religiose, fino a influenzare il destino di intere generazioni. È una strategia che diventa narrazione, un city builder che si fa racconto epico.
La data da segnare in rosso sul calendario è il 13 novembre 2025: Anno 117: Pax Romana sbarcherà ufficialmente su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S, pronto a riscrivere la storia del genere con la potenza dell’Impero e il fascino senza tempo della strategia ben fatta.
E voi? Siete pronti a calzare i sandali del governatore e sfidare il destino sotto lo sguardo severo degli dèi romani? Fatecelo sapere nei commenti, oppure condividete l’articolo sui vostri social e raccontateci: sceglierete di essere leali a Roma o vi farete portavoce del vento selvaggio dell’Albion?
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