Amare qualcuno sulle isole di Second Life è pericoloso. Puoi ritrovarti a desiderare una donna per anni senza toccarla mai; anche se è sposata, anche se tu sei sposato e sei un politico importante. L’amore virtuale può essere un veleno che cancella la vita e la dignità. Puoi scrivere cose che non diresti mai, troppo forti e intense per quello che sei normalmente. Max Giovagnoli, il pioniere della cross-media communication, mescola i piani narrativi e i generi e racconta un amore digitale per la prima volta nella letteratura italiana. Attorno a questo sentimento centrale si intrecciano a Roma le vite di sette persone molto diverse, legate dai fili invisibili dei loro destini.
Tra loro una prostituta e un uomo ossessionato dal proprio corpo, un giovane regista di reality show e un politico innamorato di un sogno… tutti vittime e carnefici gli uni degli altri, responsabili dei vicoli ciechi in cui sbucano le loro vite. L’incastro è prefetto. Quello che l’immobilità non riesce a imprigionare è il moto generato dal desiderio, che accelera e travolge vite e matrimoni, conduce alla morte, all’amore, alla rovina o alla guarigione. Max Giovagnoli intinge la penna nell’inchiostro delle immagini e “filma” con efficacia cinematografica sette storie pronte a ingannare le fragili costruzioni degli uomini attraverso sogni, speranze e ossessioni che bruciano la vita un pezzo alla volta. Un romanzo che cela in sé una telecamera nascosta, spia gli attori dall’interno per inchiodare su carta le ragioni delle loro scelte. Scritto con il ritmo incalzante dei desideri, nel presente di una ripida discesa, All’immobilità qualcosa sfugge annuncia e prepara un diluvio, taglia i cavi di un ascensore che precipita ogni protagonista in un inatteso inferno personale.
Max Giovagnoli nasce a Roma nel 1973. Nel 2005 pubblica il primo romanzo,Fuoco ci vuole, salutato dalla critica come “opera pioniera della webLit, ovvero delle contaminazioni tra narrativa e scrittura su internet” (Corriere della sera) ed è autore del primo saggio in Europa sul cross-media e le forme di racconto dei “media incrociati”(Fare cross-media). Del 2009 il secondo romanzo, All’immobilità qualcosa sfugge e il secondo saggio sullo storytelling, che allarga la prospettiva industriale della cross-medialità al cinema e al broadcasting (Cross-media. Le nuove narrazioni, Apogeo-Feltrinelli).
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