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Akiko di Mark Crilley

Akiko di Mark Crilley è quel che si è soliti definire “una storia per tutte le età”. Questo fumetto indipendente americano, prodotto dall’etichetta Sirius, si è ritagliato negli anni un grande seguito nonché il rispetto e il plauso della critica e dei colleghi.

Forse merito dello scenario al confine fra Star Wars e Alice nel Paese delle Meraviglie, o della sua iconicissima protagonista, un po’ Tin Tin e un po’ Dorothy de Il mago di Oz. O forse per l’apparente semplicità dell’intreccio e la facilità con cui Crilley lo fa scorrere, o ancora per il cast ricco e riecheggiante: un incrocio tra Han Solo e Long John Silver, un logorroico e forbito balanzone, un droide che pare uscito da un libro di Douglas Adams, un pacioccoso ma inquietante smile alieno, un perfetto petit prince. Akiko è una bambina giapponese che si ritrova catapultata su Smoo, pianeta dai bizzarri abitanti, inserito in una galassia che si dimostra ancor più bizzarra e sorprendente. Le sue avventure, colme di un sense of wonder palpabile e non prive di momenti di poesia, la porteranno a visitare i luoghi più disparati, secondo una formula collaudata ma che non esclude sempre nuove possibilità, e offre al suo autore l’occasione di sperimentare giocosamente con il medium, creando meta-storie intrecciate su tre fasce orizzontali (molti anni prima che lo facesse Lewis Trondheim), o mutando continuamente stile e registro.

Contro tutte le bad girl poppute e i cloni di ara Croft, si staglia una bambina che ha dalla sua la potenza dell’immaginazione e della semplice realtà. Perché Akiko è soprattutto una bambina che sogna: nel suo esiderio di evadere dalla noia del quotidiano, forse non fa altro che addormentarsi durante le ore di lezione e sognare i suoi amici del pianeta Smoo, proprio come capitava al Little Nemo di cCay, suo cugino ideale.

Prima di fare il fumettista, Mark Crilley ha irato il mondo, Giappone incluso. Un’esperienza che si avverte nella sua ispirazione, anche se il suo tratto e il suo design sono rimasti universali, al di sopra di ogni prospettiva localistica. La serie di albi di Akiko, cominciata nel 1996 dopo il successo della graphic novel “pilota” Akiko on Planet Smoo, è stata da allora raccolta in numerosi volumi, sia nel formato comic book sia nel pocket stile manga usato per l’edizione italiana. Un Manabe anglosassone che sembra aver letto molto Terry Pratchett, ark Crilley è più di ogni altra cosa il Saint-Exupéry del fumetto.

Satyrnet

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