Di recente, ho avuto l’opportunità di vedere Ad Astra, il nuovo film di James Gray con Brad Pitt nel ruolo principale. Il film è una storia di fantascienza intima e profonda che esplora il viaggio di un astronauta, Roy McBride (Pitt), verso Nettuno alla ricerca del padre scomparso, Clifford McBride (Tommy Lee Jones), che potrebbe essere la chiave per salvare il pianeta Terra da una misteriosa forma di energia letale.
Ad Astra è un film che si distingue per la sua bellezza visiva e la sua narrazione intima ed emotiva. La fotografia del film è spettacolare, con immagini mozzafiato dello spazio profondo e di diversi pianeti del sistema solare. La colonna sonora di Max Richter, con i suoi suoni sintetici e minimalisti, accompagna perfettamente le immagini e crea un’atmosfera di solitudine e malinconia.
Tuttavia, Ad Astra non è solo un film di fantascienza visivamente straordinario. È anche un’esplorazione profonda della mente umana e delle relazioni familiari. Il film esplora il tema della solitudine e dell’isolamento che provano gli astronauti durante le loro missioni nello spazio. Roy McBride è un uomo che ha dedicato la sua vita alla carriera militare e alla NASA, sacrificando la sua vita personale e le sue relazioni. Il viaggio verso Nettuno lo costringe a confrontarsi con i suoi demoni interiori e a riflettere sulla sua vita e sui suoi rapporti con il padre e con se stesso.
Brad Pitt offre una performance straordinaria come Roy McBride, un uomo freddo e distaccato che nasconde le sue emozioni dietro una facciata di professionalità e autocontrollo. Pitt riesce a trasmettere la vulnerabilità e la fragilità del personaggio, rendendolo simpatico e umano. Tommy Lee Jones è altrettanto bravo nel ruolo del padre di Roy, Clifford McBride, un uomo ossessionato dalla sua ricerca scientifica che ha sacrificato la sua famiglia sulla strada per il successo.
Il film non è privo di difetti, tuttavia. La trama a volte può essere confusa e difficile da seguire, e alcune scene sembrano forzate e non necessarie alla storia. Inoltre, il film può essere lento in alcuni punti, con lunghi momenti di silenzio e riflessione che possono essere noiosi per alcuni spettatori. Nonostante questi difetti, Ad Astra è un film che vale la pena vedere per la sua bellezza visiva e la sua esplorazione profonda della mente umana. È un film che fa riflettere sull’isolamento e la solitudine che proviamo nella vita moderna, e sulle conseguenze delle nostre azioni sulle nostre relazioni con gli altri.
In conclusione, Ad Astra è un’ode alla solitudine e all’esplorazione spaziale che offre una prospettiva unica sulla vita e sulle relazioni umane. Con la sua bellezza visiva e la sua narrazione intima, il film è una storia di fantascienza che tocca il cuore e la mente degli spettatori. Nonostante alcune scene confuse e lente, Ad Astra è un film che vale la pena vedere per chi ama la fantascienza e le storie profonde ed emotive.
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