Preparatevi a un viaggio nei meandri più torbidi della mente umana, dove l’amore si trasforma in inganno e la fiducia in un’arma letale. Il 30 maggio 2025 arriva su Netflix “A Widow’s Game” (La viuda negra), un nuovo, inquietante thriller true crime spagnolo diretto da Carlos Sedes. Il film, prodotto da Bambú Producciones, porta sullo schermo uno dei casi giudiziari più sconvolgenti della cronaca nera spagnola: il delitto di Patraix. Dietro il volto di una moglie addolorata si cela un intreccio oscuro di passioni proibite, manipolazioni e un crimine che ha sconvolto l’opinione pubblica. E questa volta, la realtà supera davvero la finzione.
La cronaca che diventa cinema: il caso della “vedova nera” di Valencia
Per gli amanti del genere true crime, il nome María Jesús Moreno Cantó – detta “Maje” – è ormai sinonimo di uno dei casi più agghiaccianti della Spagna moderna. Nell’agosto del 2017, il corpo dell’ingegnere Antonio Navarro Cerdán, suo marito, viene rinvenuto in un garage nel quartiere di Patraix, a Valencia. Sette coltellate. Nessun segno di effrazione. Nessuna rapina. Solo sangue e silenzio.
All’inizio, tutto sembra puntare verso un delitto passionale senza autore. Ma la facciata comincia a sgretolarsi quando la polizia, scavando nella vita privata della giovane vedova, scopre qualcosa di inquietante. Maje, infermiera dall’apparenza fragile e afflitta, nasconde un segreto. Un segreto che ha un nome: Salvador Rodrigo, collega e amante, convinto – e forse manipolato – al punto da diventare complice dell’omicidio.
Le indagini, serrate e minuziose, rivelano una rete di bugie, infedeltà e moventi economici: Antonio aveva stipulato diverse polizze sulla vita, e Maje stava iniziando a incassarle. È solo grazie a un’intercettazione telefonica tra i due amanti che la verità inizia a emergere con prepotenza. Il 12 gennaio 2018 la polizia arresta entrambi. La tragedia familiare si trasforma in un caso mediatico. E ora, in un film.
Un cast di volti intensi per una storia disturbante
A Widow’s Game si affida a un cast solido e magnetico per dar vita a questa storia di bugie, tradimenti e sangue. Ivana Baquero, già nota al pubblico nerd per il suo ruolo ne Il labirinto del fauno e nella serie fantasy The Shannara Chronicles, interpreta la glaciale Maje. Al suo fianco troviamo Tristán Ulloa, volto noto del cinema iberico, nei panni dell’amante e complice Salva Rodrigo. E poi c’è Carmen Machi, intensa e rigorosa nel ruolo di Eva, l’investigatrice che insegue la verità come un segugio tra le ombre della coscienza.
Il film è scritto da un team di sceneggiatori esperti di cronaca nera e dramma psicologico, già autori de Il caso Asunta, un’altra vicenda vera che ha scosso la Spagna. Tra questi spiccano Ramón Campos, Gema R. Neira, David Orea, Jon de la Cuesta, Ricardo Jornet e Javier Chacártegui, capaci di tessere una narrazione tesa come un filo spinato, in grado di incatenare lo spettatore dall’inizio alla fine.
Atmosfere cupe e tensione psicologica: il marchio di Carlos Sedes
Carlos Sedes dirige con mano sicura questo intricato puzzle emotivo e giudiziario. Già regista di serie come Las chicas del cable e Fariña, Sedes conosce bene l’arte di raccontare la tensione umana nel contesto sociale e storico. La fotografia di Daniel Sosa accentua le atmosfere cupe e asfissianti, trasformando Valencia in una città dove ogni angolo può celare un inganno, dove la luce non riesce mai davvero a scacciare le tenebre.
L’intero film è girato nei luoghi reali del crimine, aumentando il senso di realismo e la forza documentaristica della pellicola. La scelta di non edulcorare il racconto, ma di mostrarlo con tutte le sue ambiguità morali, rende A Widow’s Game qualcosa di più di un semplice crime drama: è un’indagine sull’animo umano, su quanto siamo disposti a ingannare, manipolare, amare… e uccidere.
Un racconto noir per riflettere sulla natura del male
Il punto di forza di questo film non è solo il caso giudiziario in sé, ma il modo in cui viene raccontato. Non c’è un colpevole e una vittima netti. Tutto è sfumato, ambiguo. Maje è una vedova, sì. Ma è anche una donna che ha giocato con le emozioni degli altri come un burattinaio. Salva è un assassino? Forse. Ma anche un uomo accecato dalla passione e, forse, dalla manipolazione.
A Widow’s Game ci costringe a guardare sotto la superficie, a interrogarci su cosa si nasconde dietro il volto del dolore, a riflettere su quanto siamo influenzati da ciò che vogliamo vedere e non da ciò che è. È un’opera che spinge il pubblico a porsi domande scomode, a mettere in discussione le proprie certezze.
Un appuntamento da non perdere per gli appassionati di true crime e thriller psicologici
Se amate le storie vere che sembrano uscite dalla penna di un giallista di talento, se non resistete al fascino del lato oscuro dell’animo umano, se cercate una visione intensa che vi lasci inquieti e pieni di domande… allora segnatevi questa data: 30 maggio 2025. Netflix ci regalerà un viaggio spietato nel cuore di una tragedia vera, raccontata con lo sguardo tagliente e profondo del grande cinema spagnolo.
E ora tocca a voi: cosa ne pensate del caso di Maje e Salva? Avete già seguito il processo o vi avvicinate alla storia per la prima volta grazie al film? Condividete le vostre impressioni nei commenti e fate girare questo articolo sui vostri social. Il dibattito è aperto, e ogni punto di vista può aiutarci a guardare questa vicenda da nuove angolazioni. Perché, come ci insegna A Widow’s Game, la verità ha sempre più di un volto.
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