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2017 OF201: Il nuovo candidato pianeta nano che ci fa brillare gli occhi

Si chiama 2017 OF201 (per ora, un nome un po’ meno sexy di Plutone, lo ammettiamo!) ed è un oggetto trans-nettuniano, ovvero si trova ben oltre l’orbita di Nettuno, il nostro gigante ghiacciato. La scoperta è merito di Sihao Cheng, Jiaxuan Li e Eritas Yang dell’Università di Princeton, che hanno analizzato dati di ben 7 anni provenienti da osservatori astronomici in Cile e nelle Hawaii. Pensate che pazienza e dedizione!

Per ora, è un “candidato pianeta nano”, il che significa che le sue dimensioni e la sua orbita devono essere ancora confermate al 100%. Ma se lo fossero, questo corpo celeste avrebbe un diametro di circa 700 km, rendendolo abbastanza grande da rientrare nella stessa categoria di Plutone. Per capirci, un pianeta nano è come un pianeta “normale”: orbita attorno al Sole, ma è meno massiccio e non ha “ripulito” la sua orbita da altri detriti spaziali. Un po’ come se fosse il “fratello minore” che non ha ancora messo in ordine la sua stanza cosmica!

Un Viaggio Lento e Lontano: L’Orbita di 2017 OF201

Una delle cose più pazzesche di 2017 OF201 è la sua orbita, estremamente allungata, che lo rende uno dei corpi più distanti che possiamo osservare nel nostro Sistema Solare. Immaginate: nel punto più lontano dal Sole, si spinge fino a 838 unità astronomiche (un’unità astronomica è la distanza media Terra-Sole, circa 150 milioni di km!). Poi, nel punto più vicino, si avvicina fino a 45 unità astronomiche, una distanza paragonabile a quella di Plutone.

Per compiere un giro completo attorno al Sole, questo misterioso oggetto impiega la bellezza di 25.000 anni terrestri! Attualmente si trova a circa 90 unità astronomiche dal Sole, e gli astronomi stimano che il suo ultimo passaggio ravvicinato al Sole risalga al 1930, lo stesso anno in cui fu scoperto Plutone. Coincidenze? Noi non crediamo! 😉

Non il “Pianeta Nove”, ma Comunque Super Interessante!

Importante sottolineare: 2017 OF201 non è il tanto cercato e ipotetico “Pianeta Nove” (o Planet X). Anche se la sua distanza dal Sole è simile a quella che si prevede per il Pianeta Nove (qualche centinaia di unità astronomiche), quest’ultimo dovrebbe essere molto più grande e massiccio (circa 5 volte la massa della Terra) per spiegare le perturbazioni gravitazionali osservate in altri oggetti trans-nettuniani.

Ma la sua scoperta è comunque un tassello fondamentale per capire meglio i confini del nostro vicinato cosmico e i misteri che ancora ci riserva lo spazio profondo. Chissà quante altre sorprese ci aspettano là fuori!

Cosa ne pensate di questa nuova potenziale aggiunta alla famiglia del Sistema Solare? Siete emozionati all’idea di un nuovo pianeta nano? Fatecelo sapere nei commenti!

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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